Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia
VERSO LA LUCE
Rossella 2012
pre- Rossella anni 50
Alla mostra MA CHE OCCHI GRANDI CHE HAI
Nel ghetto è buio, quell’oscurità l’abbiamo scelta per nasconderci.
A partire dalle nostre famiglie che “non hanno capito chi fossimo e cosa provassimo nella nostra intimità” ci siamo rifugiate in un luogo buio, il ghetto….pensate al significato di questa parola.
Ho ascoltato le loro storie le ho frequentate perchè l’Aima di ogni creatura è un pozzo di misteri.
Ho lo sguardo verso un sole che sembra si affacci vergognoso su quel vicolo dove la gente insospettabile cerca noi per il piacere e poi scappa vergognosa ritornando dalla propria moglie, dai bambini…a condurre una vita che la società definisce “normale”.
C’era Don Gallo (Don Andrea Gallo) che ha saputo andar oltre le apparenze…probabilmente conmosceva CANTO DEL DIO NASCOSTO ( lo scrisse un polacco che poi diventò Papa) dove si dice :
IL SIGNORE, QUANDO ATTECHISCE NELL’INTIMO E’ COME UN FIORE ASSETATO DI CALDO SOLE.
VIENI, DUNQUE, O LUCE DALLE PROFONDITA’ DELL’ INESPLICABILE GIORNO, E POSATI SULLA MIA RIVA.
Cara Rossella ho scritto queste righe per dare un continuum alle lettere che mia madre ti scriveva e ho fatto un gioco….ho guardato la tua foto…conosco bene la tua storia e ho immaginato….Rosanna come le scriverebbe ora se fosse ancora “del mondo”
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