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Una vita a parte
Posted on 07/04/2014 at 10:46 by Alberto Terrile
/ 2 Comments
Cosa farei…cosa penserei o guarderei se fossi chiuso in un luogo per un tempo non definito e a me sconosciuto ?
L’ispirazione non è che un’invocazione della quale non si ha coscienza. Non tarda a rispondere. E’ il pensiero suggerito, una voce che parla una lingua a molti sconosciuta. Non è cosa per “eletti”, semmai una questione di frequenze.
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2 Comments
Stefania
Ciao,
sono capitata sul tuo blog per caso, qualche mese fa, mentre cercavo notizie su Claudio Rocchi, creatura straordinaria, una grande anima che purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Mi ha commosso quello che hai scritto a proposito di Claudio e del suo Amore con Susanna, la sua ‘imperatrice di tutti i cieli. Da lì, ho cominciato a frequentare, di tanto in tanto, il tuo blog. Condivido molte delle tue affermazioni, del tuo modo di vedere la vita, della tua ricerca, nella fotografia come nella vita (credo) dell’anima delle cose, di ciò che risiede la di là, oltre la superficie.
Il tuo blog è uno dei rari luoghi virtuali che ogni tanto mi piace frequentare e volevo dirti grazie perché è bello scoprire che, nell’immenso e inquinato mare del web e dei social network, esistono ancora persone come te!
Mi fai venire in mente una frase di Carlos Castaneda:
“La libertà è un’avventura senza fine, in cui rischiamo le nostre vite e molto di più per alcuni momenti di qualcosa che va oltre le parole, i pensieri o i sentimenti. La ricerca della libertà è l’unica forza stimolante che conosca, libertà di volare in quell’infinito là in alto, libertà di dissolversi, di distaccarsi da tutto, di essere come la fiamma di una candela che, nonostante il paragone con la luce di miliardi di stelle, rimane intatta, perché non ha mai finto di essere più di quanto non fosse: solo una candela.”
Un abbraccio e un grazie di cuore!
Stefania
albertoterrile
Grazie di cuore in primis. Daccordissimo sull’inquinamento del web e sull’orrido che spesso s’accompagna sui social network che POTREBBERO ESSERE strumenti rivoluzionari anzichè imbuti ove canalizzare LA RABBIA esistenziale insultando tutto e tutti o tristi vetrinette di persone che CREDONO che fare ARTE sia qualcosa che da status e visibilità congiunta al denaro e a un minimo potere. Ecco quindi sfilare poeti,registi,attori,doppiatori,fotografi (prevalentemente di glamour & Fashion) pittori,performer,danzatori,musicisti rock,contemporanei,indie,folk,elettronici e ogni altra PARAFERNALIA. Occuparsi d’Arte è bellissimo quanto faticoso. Spesso frustrante quando conosci i meccanismi che lo muovono,il critico e il gallertista,le fiere…e via dicendo. Resto a 53 anni un puro,un utopico idealista che in Claudio Rocchi trovò un fratello maggiore e una lezione di umiltà. Se alludevo al fatto d’esser cresciuto ascoltando le sue cose…se mi complimentavo con lui…faceva finta di nulla…non rispondeva neppure ma se lo interrogavi su altre questioni, la creatività a 360 gradi,la forbice fiscale,il taoismo,la lotta armata…qualsiasi altro argomento…trovavi un fiume di informazioni e un bimbo curioso che albergava nel corpo di una specie di pirata (il codino e l’aspetto di Claudio prima che la malattia lo rendesse ancora più magro e segnato). Queste fotografie pubblicate, alludo al post sono il frutto di una delusione VISUALE. Ero daccordo nel farmi aprire alcuni luoghi dell’ospedale psichiatrico…le parti vecchie nelle quali ho ambientato alcuni dei miei ANGELI negli anni 90.Purtroppo, mi hanno aperto delle parti sommariamente nuove…da riconvertire. Mi sentivo smarrito.Che fare? Pensai a cosa può provare chi DEVE STARE LI DENTRO…a cosa GUARDEREBBE (l’orologio perchè il tempo scorre lentissimo tra terapie,la sigaretta,il pranzo e la cena) il vetro che riflette la sua immagine che perde conoscibilità, le vetrate che si parano come barriere di ghiaccio,mostrano il fuori riflettendo ciò che è dentro…l’ambiente…e il fatto che l’unica cosa da fare è ADDORMENTARSI sperando di svegliarsi ALTROVE, in un mondo FELICE che ospiti vite FELICI e APPAGATE. Anche per me è così…ma sono uno ancora FUORI…e uso LA FOTOGRAFIA per dire di me…e per mostrare spesso un mondo diverso…più a mia misura. L’ ARTE è TRASFORMAZIONE…non tutte le porcherie di cui dicevo poca sopra! Nuovamente G R A Z I E !