Varie
Una storia vera
21/08/2008 Elena, sorella di mia nonna piange
Quasi trent’anni fa, ne sono certo, un uomo preso dall’ira mi tagliò le quattro gomme perché avevo posteggiato male il mio vecchio passat .
Ricordo quanto lo odiai.
Palleggiai avanti negli anni quel sentimento che stringeva forte tutte le forme del rancore. Osservavo quell’uomo quando rientrava a casa, la sua andatura altalenante e in silenzio lo maledicevo.
Un treno di gomme per un ragazzo di neppure trent’anni con un mestiere “non sicuro” come il mio rappresentavano una cifra non indifferente.
Nell’ultimo decennio i nostri rapporti s’aggiustarono un poco, ridevo persino per certe sue battute ma nel profondo “lui” era quello stronzo che “m’aveva fatto le gomme”.
Questa sera mentre rientravo a casa l’ho incontrato e mi ha fermato. Aveva bisogno di parlare.
Molte persone mi scelgono per confidente. Forse ispiro fiducia o semplicemente hanno l’idea che io, sia la persona adatta per ascoltarli, uno che forse potrebbe capire.
In fondo, di fronte al dolore siamo sempre soli .
Lo guardo negli occhi , ricordano quelli di una poiana e scorgo lontano un velo di lacrime .
Mia moglie è malata di Alzheimer oramai da anni. Ora ha dimenticato quasi tutto .Le sto accanto ma è una malattia terribile …
21/08/2008
Conosco quel male, ha colpito la sorella di mia nonna e molte altre persone anziane con cui ho lavorato, come volontario, in residenze protette.
Nel tempo di un lampo la vita ha dato un colpo di spugna. In un attimo mi sono sentito orrendo per quel gesto in fondo mai perdonato.
Siamo esseri imperfetti e spesso rasentiamo la cattiveria.
L’ho ascoltato provando a rincuorarlo, poi sono rincasato e ho cominciato in solitudine a fare i conti con la mia coscienza .
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