Riflessioni fotografiche
UNA CAREZZA
Un amica recentemente mi scrisse : – Oh, Alberto. I tuoi post sono una finestrella di poesia del tutto inaspettata durante il giorno.
E una mini vacanza per gli occhi, abituati ormai al bombardamento di immagini costante.
Le tue immagini non colpiscono, accarezzano.
La mia risposta on line non tardò: – Le immagini che pubblico sono ciò che noto passeggiando, lo faccio con la fotocamera in genere mentre a volte uso quella del telefono. Spesso sono solo appunti, diciamo che se scrivo in bella calligrafia è più facile utilizzi una pellicola. Aggiungo che rifletto su ciò che vedo e magari ne scrivo, lo dico senza spocchia alcuna, è una sorta di diario dei miei passi qua e là. Camminare, guardare e talvolta fotografare è il mio gesto quotidiano, mi accompagna da decenni. Se a qualcuno piace, sono felice.
Non mi sento portato x produrre immagini che colpiscono( spesso si usa la violenza , l’effetto speciale da postproduzione o si fa leva sulla sessualità), credo nelle carezze di cui tutti avremmo bisogno.
Alcuni anni fa mentre lavoravo da volontario in una Residenza protetta per anziani raccontai secondo i miei modi l’effetto di una carezza.
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