mitografia del quotidiano, Riflessioni fotografiche
TUTTO PUO DIVENIRE FOTOGRAFIA
Nel settembre dell’anno duemiladodici ero in Islanda con la mia fidanzata.
Ricordo che entrai in un bagno e mi accorsi di una strana pulsantiera per tirare l’acqua.
Una volta orinato aprii la porta e dissi:- Miriam, vieni qui di corsa…devo fare una foto!
Le mostrai quella strana superficie specchiante che avevo sperimentato mentre ero lì.
L’abilità fu duplice : capire l’effetto tra surrealismo, optical e pop art muovendo il mio corpo e il tutto senza bagnare l’asse!
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