Didattica, mitografia del quotidiano, Riposizionare Fotografia
TRA ME E ME
VOCE FUORI CAMPO
Quando sei sfinito da mille cose che hai lanciato, progetti che si sono sovrapposti devi pensare all’impegno che ti sei assunto e che porti avanti con coerenza.
PRENDO PAROLA
Porto la mia idea di bellezza e la condivido con gli studenti, poco importa se mi diverto a fare lo sboccato , scherzo e mi dimeno come fossi tarantolato, quello è solo il personaggio con il quale gioco.
In realtà nel mio “esser confusionario” ho una coerenza spaventosa e un metodo didattico vincente attraverso il quale sono passate oltre duemila anime.
Oggi mentre attendevo Viola per l’esercitazione ho fatto il ritratto a due degenti dell’Ex Ospedale Psichiatrico che mi chiedevano sempre :- Hai la macchina? Vorremmo una foto…ma io ero lì impegnato a insegnare senza la fotocamera e ribattevo :- non temete a breve ho le esercitazioni e le facciamo!
Poi arriva Viola direttamente dalla Scala di Milano, in 5 minuti abbiamo scelto gli abiti e memori di anni di lavoro assieme abbiamo dato il via all’esercitazione.
Io ho rubato pochi scatti della seconda parte, quella del libro illuminato.
Sono lì per insegnare non per fare fotografie.
Osservo Viola che diventa grande, ha due bimbi e un marito mentre io invecchio.
La prima foto gliela scattai a 16 anni, sorrideva sognando la danza.
Ho una dimensione di fidelizzazione con le persone con cui lavoro, una specie di strana grande famiglia che vedo crescere, crescere,crescere mentre mi imbianco.
Ora che la giornata si è consumata vado a letto stanco, ma felice.
Ho visto la classe sorridente, Viola è stata come sempre delicata e ho fatto quei ritratti da tempo richiesti.
VOCE FUORI CAMPO
Quando sei sfinito da mille cose che hai lanciato, progetti che si sono sovrapposti devi pensare all’impegno che ti sei assunto e che porti avanti con coerenza.
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