Varie
Sostengo un artista…
Un’amica architetta e gallerista Bruna Solinas (Artregallery) mi ha chiesto un’opera per una mostra che inaugurerà giovedì 26 Aprile 2012 sul tema dell’Empatia. Posto che cerco di esporre e essere presente il meno possibile in giro in quest’epoca di SOVRAESPOSIZIONE MEDIATICA vi dirò che l’ho fatto per “amicizia”….ho accolto l’invito E M P A T I C A M E N T E. Ho posto come condizione la scelta dell’opera e la possibilità di accompagnarla con un piccolo testo. Vi invito a leggerlo sapendo che è volutamente provocatorio ma non va interpretato in chiave autoreferente. Vedo da sempre in ARTE e ALTROVE troppi giovani e meno giovani aiutati da parenti,politici,galleristi, spinti in posti dove NON MERITANO DI ESSERE. Quindi, visto che con trent’anni di LAVORO FOTOGRAFICO lontano da mafie e favori sono riuscito a promuovere il mio mondo di rappresentazione ho deciso anche io oggi nel 2012 di RACCOMANDARE UN’ESORDIENTE….. leggete :
Empatia / Il bacio di Alberto Terrile stampa del 1986 ai sali d’argento a cura dell’autore
Sono una “macchina sensibile”, il mio carburante sono le emozioni. Attraverso i sensi inspiro : prospettive, fisionomie e comportamenti .Tutto diviene memoria.
Assumo una scena semplicemente osservandola e questa finirà per appartenermi. Amo rendere visibile l’invisibile, cogliere l’essenza delle cose attraverso le forme del mondo.
Faccio solo le fotografie che mi piacciono. E’ come se luoghi e volti mi chiamassero tirandomi per il bavero:- “Adesso, scatta!!!
Dietro a tanta semplicità c’è un grande cuore.
Ho un modo estremamente empatico nel vivere “ogni cosa” e questo, per quanto mi riguarda è così dalla nascita.
Ho sempre creduto nella mia vocazione per l’arte, ho assecondato l’indole creativa e coltivato con fatica e sacrifici quel sogno. Oggi che attraverso la democraticità del digitale sembra che tutti siano artisti e debbano godere di visibilità tout court faccio un salto indietro ai miei 25 anni e recupero un’immagine in assoluta empatia col momento che stavo vivendo. Ero innamorato di una ragazza, della vita e del mondo e decisi di fotografare quello stato d’animo, come sempre attraverso le altrui sembianze. Allora non godevo di visibilità, ero un ragazzo, non c’era la rete,esistevano solamente gallerie e riviste d’ Arte .Nel 1986 piacevo solo a uno sparuto numero di amici “reali” che incontravo per strada e non dietro uno schermo, molti divenivano come nel caso dello scatto che propongo soggetti per le mie fotografie. Allora non avevo santi in cielo o mentori a proteggermi, poi col tempo ho scoperto di averne uno che “ostinatamente” mi ha accompagnato nei momenti di gioia come nella tristezza e nel dolore… c’est moi: buona Visione !
One Comment
Riyueren
Contenta di averti conosciuto personalmente oggi, di aver visto l’opera dell’esordiente che hai caldamente raccomandato ;) e ora anche di aver letto parole come queste.Grazie.