Varie
…sono scomodo
( doveva uscire per un editore rivelatosi poi ” troppo opportunista”… visto che la “proprietà intellettuale ” del testo è mia….come si suol dire …ME LO PUBBLICO IN CASA! )
Io sono scomodo
Fotografia come trasformazione della realtà , creatività, eversione.
Il mio approccio alla vita e all’arte è istintivo, viscerale, aperto e senza compromessi.
Del fanciullo conservo l’anarchia , lo spirito e la fantasia.
Ho cominciato ad essere scomodo ancora prima di venire al mondo. Mia madre rimase incinta di me in viaggio di nozze.
Il bimbo che rivolge lo sguardo verso il mondo contiene l’adulto che sarà.
Il bambino utilizza il cuore e l’ingenuità, prova stupore e smarrimento nei confronti delle cose che vede più grandi di lui. Non ha ancora coscienza del fatto che un giorno, a causa dell’ego, sarà in grado d’essere “il protagonista” del suo e di altrui mondi declinando comando e prevaricazione.
La prima forma d’intolleranza che manifestai fu verso le regole che non rispondevano minimamente all’idea che sentivo di comprendere.
Una morale dell’anarchia non può concepirsi che nel rifiuto. È rifiutando che si crea. Mi piace considerarmi in ascolto dell’altro ad ampio spettro: dalla formica all’astronauta ma obbedisco alla legge che rivela e non alla legge rivelata. La natura costruisce con più cura e forza dell’uomo.
Dalla nascita mi sento solamente un piccolo ospite della realtà o forse un uomo non rivelato, un essere capace di disporsi “sulla frequenza della creazione”.
Ho pensieri spettinati come il grano non ancora maturo mosso dal vento.
Vengo da un piccolo paese dove tutti tenevano le porte aperte col mazzo di chiavi sull’uscio, oggi quel gruppo di case sparpagliate sui monti si protegge con allarmi, cancellate , inferriate. Quando vedi che tutto è cambiato allora torni volentieri nel tuo mondo immaginario dove ci si tuffa ancora nei prati e il trampolino è l’asse della porcilaia.
Esistere, essere al mondo diviene lo scopo della vita in terra, un modo per ringraziare e restituire il dono che ci è stato fatto: La vita.
Sono scomodo perché ho una coscienza che riflette coerenza. Sono devoto all’ immaginazione e alla promessa d’amore che giurai.
L’immaginazione è una fanciulla bellissima. Appare sulla soglia della tua vita, desidera incontrarti per intrattenersi un po’ con te. Per lei, la tua porta dovrà essere sempre aperta e la tavola imbandita. Se imparerai a conoscerla, non verserai lacrime quando la vedrai scomparire perché, così com’è giunta, se ne potrà andare. Ricorda:- quando viene non la si può contenere;quando va, non la si può fermare. Non avere timore, se il tuo cuore è puro e l’anima pulita, lei tornerà da te.
Ho scoperto da subito di essere scomodo dicendo la verità su ogni cosa… quando la parola e il gesto rispettano il tuo pensiero.
Ho scoperto di essere scomodo assecondando la mia indole che non si conforma a modalità espressive, didattiche, ideologiche che il sistema propone.
Ho scoperto di essere scomodo non schierandomi con nessun partito ,Leonard Cohen in Democracy diceva : Non sto ne a destra ne a sinistra, sto da solo a casa questa sera.
Ho scoperto di essere scomodo facendo mio il pensiero di Ingmar Bergman : In verità abito sempre nel mio sogno e di tanto in tanto faccio una visita alla realtà.
Consideratemi come un accompagnatore turistico in luoghi paralleli: dentro e fuori la realtà.
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