Ritratti
Ritraggo come vivo
Il 10 Marzo, giorno che precede il mio compleanno, Nick (Castro) atterra con Christina (Mansfield) a Linate, noleggia un auto e mi viene a trovare. Lo stesso giorno operavano mio padre d’urgenza in un ospedale milanese
Non vedevo Nick da 5 anni. Siamo divenuti amici e rimasti in contatto nonostante lui viva a San Francisco.
Ero in ansia per l’intervento (mio padre è del 1930, non proprio un ragazzino) e conoscendo il mio sistema sensibile e la capacità di costruire scenari di fantasia, scenari anche tragici è stato un bene non esser solo in attesa della telefonata.
Come sempre ho usato la fotografia per raccontare me e l’Altro. Me attraverso l’Altro.
Sin da bambino osservavo la gente e fantasticavo proiettando sulle loro sembianze e modi vite che immaginavo potessero appartener loro o stargli bene come fossero abiti.
Oggi cerco in frazioni di secondo del soggetto quello che ho provato o sto provando e solo quando sento consonanza scatto.
Non so e confesso non mi interessa se altri utilizzano questa modalità, per certo….posso dire:- Io fotografo così…
“Proiettiamo”, si dice in psicanalisi, “travisiamo”, mettiamo davanti alle cose i nostri desideri, mettiamo le nostre immagini…..
Vivo ancora nella stessa casa dove a 6 mesi sono stato portato. In quel luogo ho costruito un mondo di fantasie che poco a poco sto realizzando, una per una, con pazienza e costanza.
10 Marzo ore 21 io, Nick, Christina e Ilaria foto di Paolo Sussone
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