Riflessioni fotografiche, Varie
RICORDAMI COSI
La fotografia è da sempre legata al concetto di scomparsa o trapasso, non a caso un tema importante del saggio di Barthes “La
camera chiara” è il rapporto che la Fotografia intrattiene con la morte.
“Non appena io mi sento guardato dall’obbiettivo, tutto cambia: mi metto in atteggiamento di ‘posa’, mi
fabbrico istantaneamente un altro corpo, mi trasformo anticipatamente in immagine.”
Al mio paese quando qualcuno scompare si cerca una foto da stampare perché le persone che interverranno al funerale trovino
quella strana cartolina/ricordo .
Visitando cimiteri mi sono spesso soffermato sulle immagini .
Ho immaginato la storia di quelle persone sconosciute e scomparse…
Perché è stata scelta quella fotografia?
Chi l’ha decisa?
Le immagini in un camposanto ci raccontano spesso momenti felici o occasioni importanti, mostrano fiero l’uomo con la sua
divisa o con la sua chitarra, sulla barca in una giornata nel mare aperto o sulla cima di una montagna abbracciato alla moglie.
Quindi facilmente qualcuno della famiglia, decreterà con quale immagine verremo ricordati.
Andy Warhol sosteneva che:
“La cosa migliore di una fotografia è che non cambia mai, anche quando le persone in essa lo fanno.”
Leave a reply