Didattica
Rayographs Lab per Alba Dada
Rayographs Lab 7/12/016
Dopo le 2 settimane di Light Painting col Festival della Scienza in combine con la mia collega Liliana Iadeluca documentate da questo bell’articolo LIGHT PAINTING AL FESTIVAL DELLA SCIENZA in occasione di ALBA DADA, una notte bianca dell’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova dedicata al Dadaismo ho deciso di fare un laboratorio aperto di RAYOGRAPHS.
Promo Lab
Cosa sono i Rayographs?
DEFINIZIONE : Tecnica fotografica con cui si realizzano composizioni astratte in bianco e nero, impressionando la carta sensibile senza far uso di macchina fotografica.
Man Ray scoprì per caso le rayografie nel 1921. Mentre sviluppava alcune fotografie in camera oscura, un foglio di carta vergine, accidentalmente, finì in mezzo agli altri e dato che continuava a non comparirvi nulla, poggiò, piuttosto irritato, una serie di oggetti di vetro sul foglio ancora a mollo e accese la luce. L’artista ottenne così delle immagini deformate, quasi in rilievo sul fondo nero. Attraverso i suoi rayographs, termine costruito sul suo cognome, ma che contemporaneamente evoca il disegno luminoso, poteva sondare ed esaltare il carattere paradossale e inquietante del quotidiano.
In effetti già da tre anni all’interno delle mie lezioni di FOTOGRAFIA ANALOGICA alla Ligustica ho introdotto sia i Rayographs che la Cianotipia in accorpamento allo sviluppo e alla stampa del negativo.
All’estero, nelle grandi scuole di fotografia, così come in altre Accademie d’Italia si studia l’Analogico. All’estero lo si predilige, qui meno. Poco male, io riesco a farlo, le mie classi crescono di anno in anno e i maggiori utenti dei miei laboratori sono la generazione iphone 7.
Durante le lezioni al dipartimento di Bertani abbiamo fatto un pò di training e di esperimenti per due settimane, per prepararci al nostro “debutto in società”.
Al mattino del 7, con un Panda guidato da Serena Repetto, abbiamo “traslocato” la camera oscura in sede, gentilmente ospitato dal mio ex professore Nicola Otria nella sua auletta dotata di lavandino. Ho bisogno di acqua corrente per lavar le stampe .
Elisa Lauricella ha preparato il foglio turni affinchè ogni allievo venisse impegnato per qualcosa all’interno delle 4 ore di laboratorio in base alle sue disponibilità
Alle 18,30 abbiamo iniziato a testare le carte sensibili, aprendo il Lab in lieve anticipo e la gente è cominciata ad arrivare. Credo che certe cose funzionino col passaparola, io ero murato al buio a gestire la cosa, ma ogni volta che aprivo la porta per fare entrare 3/4 persone per volta per sperimentare il laboratorio vedevo aumentare la massa vociante.
Questo è un buon segno perchè ciò che assieme alla classe stavamo promuovendo , la tecnica del Rayographs,è qualcosa che ha il suo principio nel 1922, quindi abbiamo fatto il pienone nell’epoca “binaria” con qualcosa che ha l’età di una nonnina, 94 anni!
Fuori su un Mac giravano in loop Anemic Cinema e due slideshow che per l’occorrenza abbiamo realizzato in classe
E’ stata un’esperienza bellissima, l’Ipod suonava i Faust , i ragazzi si muovevano agili e felici tra oggetti e reagenti chimici con sapiente maestria e di ciò qualcuno se ne è pure accorto scrivendomi.
Feedback
Mi impegno anima e corpo per promuovere la fotografia che è il grande amore della mia vita.
In posa con un subliminale messaggio sul Grembiule per non macchiarsi con gli acidi. Il grembiule è stato dipinto da Arianna Bormida
E per finire, mi sento di dire a voce alta “Fotografie di Carta per la Vita, quantomeno finchè si potrà”... leggete qui FOTOGRAFIA IN VIA DI ESTINZIONE IL PARERE DI S. SALGADO
PS: Ho lavorato in silenzio circa una questione che mi ha molto addolorato poche sere fa. Una mia ex allieva della Ligustica se ne sta volando in cielo vinta dalla malattia , mentre mi agitavo al Lab e davo spiegazioni a tutti pensavo a Lei che con me imparò qualcosa. Questo evento glielo dedico di cuore a posteriori… non amo usare certi stratagemmi per far punteggio!
Rayoghraps Lab 7/12/016 è dedicato a MNG
Per le foto di Backstage grazie a Elisa Lauricella e Mario Boccuni
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