Un albero
Isola di Wight
04/08/2013 – 13:34
Perchè spezzi quel rametto ?
Dai, è solo un’albero, mica un cristiano…
L’Anima del mondo (nota in latino come Anima Mundi) è un termine filosofico usato dai platonici per indicare la vitalità della natura nella sua totalità, assimilata a un unico organismo vivente. Rappresenta il principio unificante da cui prendono forma i singoli organismi, i quali, pur articolandosi e differenziandosi secondo le proprie specificità individuali, risultano tuttavia legati tra loro da una tale comune Anima universale.
La realtà che vediamo e viviamo è in relazione alla società d’appartenenza. Il nostro mondo si fonda su quanto crediamo di conoscere perché lo vediamo. La mente,non solo può creare, ma anche ri-creare la realtà in cui viviamo. “L’unicorno, per esempio, non esiste, in natura, anche se gli uomini hanno creduto per secoli alla sua esistenza, e se gli scienziati lo hanno descritto (e perfino disegnato) nei loro libri fino a trecento anni fa. Eppure chi ha letto libri di poeti e di scienziati antichi ha ugualmente l’idea di questo cavallo con un unico, lungo corno in fronte; e la parola unicorno è presente nei vocabolari.Come ha scritto un poeta tedesco, Rainer Maria Rilke, l’unicorno ‘divenne’, cioè ‘prese vita’, perché gli uomini lo hanno pensato e amato. “La lingua aiuta il pensiero a fare tutte le operazioni più importanti: classificazione, partizione, generalizzazione, istituzione di relazioni,ecc.
Sono le operazioni con cui l’uomo organizza il mondo che ha intorno, e con cui crea”mondi” che esistono soltanto nella sua immaginazione, nella sua fantasia.
“Pensiero e lingua ci permettono di avere l’idea chiara di ‘albero‘, di ‘cane’, di ‘portacenere’ (che hanno riferimenti precisi nella realtà che ci circonda), ma ci permettono anche di avere l’idea chiara di ‘marziano’, di ‘sirena’, di ‘Pinocchio’ (che non hanno alcun riferimento reale), o l’idea di ‘libertà’, di ‘eternità’, di ‘gioia’, di ‘amicizia’, ecc. (che non sapremmo proprio a quale oggetto reale agganciare).
“Pensiero e lingua non si limitano, dunque, a organizzare la realtà, ma la producono.
La realtà è magica quanto la magia è reale (Ernst Junger)
Voglio riportarvi una cosa curiosa che mi è accaduta alcuni anni fa in un bellissimo castagneto.
“Immobile nel bosco ascolto il vento che lo attraversa, vedo muoversi le foglie.
Un castagno secolare scrocchia e borbotta, il tronco è spaccato in due metà,una delle quali è destinata a cadere al suolo.Quei suoni che ho chiamato “scrocchi e borbottii” sono la sua lingua, una forma di generosità per avvertirmi che è meglio non sostare lì sotto:- Spostati un poco”.
Realizzata con: Canon Eos Mark III
Pellicola: //
Anno: 2013
Luogo: Isola di Wight
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