Qualche specie di amore / Some Kinda Love
Iola
29 aprile 2003
Appena slattato pronunciai le mie prime parole: mamma e Papà. Avevo occhi sorridenti verso il mondo, erano gli occhi capienti di chi desidera apprendere.
Guardavo tutto e tutti con festosa curiosità e attraverso di questa finii per conoscere anche la paura.
La paura mi prese per mano giurandomi lunga amicizia.
Nella visione infantile del mondo non trovano posto il dolore, la cattiveria, l’ingiustizia, la bruttezza e la morte.
Più tardi, finii mio malgrado a sfidare i limiti aiutato dall’incosciente onnipotenza che è prerogativa di certe forme di giovinezza.
Progettai strategie e immaginai condizioni affinché la felicità non fosse un breve intervallo di tempo.
Incontrai, ma potrei sbagliarmi l’amore: una qualche specie di amore.
Venni ghermito per le estremità dall’infatuazione e volai in alto come un palloncino colorato sino a quando un solaio mi fermò.
Oggi rientro a casa e lungo il sentiero rivolgo uno sguardo all’albero cavo in cui quattordici anni prima, preda di una nuvola rosa, scattai una fotografia.
2017
L’ immagine fotografica fissa una frazione di secondo eternandola, l’amore forse dura un po’ di più ma per me, nessuno si senta offeso, non è eterno.
Realizzata con: Hasselblad 500 cm
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 2003
Luogo: Iola
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