Pierre la flute
Genova
1989
Morti, morti ,innumerevoli morti. Ogni archivio è uno sterminato cimitero. Niente collega di più la morte e la fotografia quanto l’archivio di un fotografo che ha scattato foto per decenni. E ogni fotografia ti fa esplodere dentro non un ricordo soltanto, ma una costellazione di ricordi , intrisi di nostalgia, vergogna, divertimento , strazio.
Ferdinando Scianna da “ Lo Specchio vuoto”
Fare una fotografia è in realtà un gesto molto semplice, un’ azione che innesca però qualcosa di più grande, “scegliere una porzione di mondo nel tentativo di percepire il tutto e l’unità” .
Fotografia come “atto necessario” e motivato, ogni immagine è una riduzione dal troppo a ciò che per noi diviene significante nel momento dello scatto. Un’immagine che vale solo per il visibile che c’è in essa, è ben poca cosa. Come sostenevano i pittori bizantini nei secoli passati :- Un’ immagine vale per l’ invisibile che c’è in essa.
Un’immagine, credo debba ritornare a raccontare le storie dell’uomo, così come il ritratto dovrà non solo mostrare l’ultimo taglio di capelli, ma avere risvolti antropologici e psicologici. Un’immagine meramente estetica potrà esercitare un impatto visivo notevole ma, se non tratterrà in sé altro, resterà sterile esercizio di estetica destinato a non durare nel tempo!
…era di Maggio o forse, un’ estate da poco terminata , una stagione…che finirà per profumare d’eterno. Non so se accade a ogni fotografo….ma quell’attimo fissato in uno scatto finirà per stabilizzare l’immagine di quella persona nella mia piccola vita…
Una Fotografia- Claudio Rocchi
Basta guardare un momento una fotografia
ed eccolo lì, stampato su carta un pezzo di vita
che molti presenti scorrendo han costretto a chiamarsi passato
ed ho sempre pensato che lo spazio ai ricordi si dovrebbe negare
perché solo al presente la vita raccoglie il suo senso reale
che è fatto di gesti, che è fatto di volti, di storie, di luoghi
ma anche di umori e, presenza costante, persino rumori
giusto come il passato che è un presente che è andato.
Basta guardare un momento una fotografia
ed eccola lì, maestra di vita a insegnarci che oggi
è diviso da ieri soltanto da quello che abbiamo vissuto
ed ho sempre creduto
che la vita che arriva non sia altro che quanto
ognuno per quello che ha fatto e voluto si deve aspettare
proprio come pagare dopo aver comprato
proprio come essere certi che in fondo alla vita non si può che morire
proprio come essere vivi, proprio come essere vivi.
Cerco il futuro che avrà dentro quello che faccio
faccio le cose che cerco perché non le ho
vivo da sempre cercando di non fare sbagli
sbaglio da sempre vivendo un continuo cercare.
Proprio come aver sonno e non riuscire a dormire
per paura di perder dormendo qualcosa che deve accadere.
Basta guardare un momento una fotografia ed eccolo lì
stampato su carta un pezzo di vita che molti presenti scorrendo
han costretto a chiamarsi passato
che è un presente che è andato.
Realizzata con: Hasselblad 500 Cm
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 1989
Luogo: Genova
One Comment
Luigi Milanese
Complimenti, Alberto !