L’albero e il campo allagato
Luogo sconosciuto
Novembre 2004
Nel 2004 in una grigia giornata sull’appennino toscoemiliano incontrai un albero che fuoriusciva da un campo allagato. Lo vidi e fotografai. Non so dov’ero…per anni cercai di ritrovare quel posto….ma invano!
“La lingua aiuta il pensiero a fare tutte le operazioni più importanti: classificazione, partizione, generalizzazione, istituzione di relazioni,ecc. Sono le operazioni con cui l’uomo organizza il mondo che ha intorno, e con cui crea”mondi” che esistono soltanto nella sua immaginazione, nella sua fantasia.
“Pensiero e lingua ci permettono di avere l’idea chiara di ‘albero’, di ‘cane’, di ‘portacenere’ (che hanno riferimenti precisi nella realtà che ci circonda), ma ci permettono anche di avere l’idea chiara di ‘marziano’, di ‘sirena’, di ‘Pinocchio’ (che non hanno alcun riferimento reale), o l’idea di ‘libertà’, di ‘eternità’, di ‘gioia’, di ‘amicizia’, ecc. (che non sapremmo proprio a quale oggetto reale agganciare).
“Pensiero e lingua non si limitano, dunque, a organizzare la realtà, ma la producono.
Se oggi vi parlassi degli uccelli della dea celtica Rhianon che potevano risvegliare i morti sorridereste scomodando la scienza per confutare questa asserzione.
Se una società crede a un universo-oggetto gli individui che la compongono vedranno un universo-oggetto.
Noi vediamo ciò che crediamo.
E se gli antichi anziché i credere in quelle che oggi definiamo leggende avessero conosciuto un universo più sottile ?
Ogni società vede ciò che crede.
La realtà è magica quanto la magia è reale-(Ernst Junger)
“Gli alberi sono esseri viventi che provano emozioni, conoscono l’amicizia, hanno un linguaggio comune e si prendono cura l’uno dell’altro” E’ stata rilevata la presenza di Alberi Madre, ovvero esemplari più antichi e dal tronco più grosso, attorno ai quali si organizzano le reti sotterranee. Le matriarche del bosco inviano il loro carbonio (ottenuto tramite la fotosintesi) agli alberi più giovani, anche di specie diversa, rifornendo specialmente quelli più deboli e i suoi propri “figli”. Gli imponenti e maestosi alberi madre gestiscono insomma la connessione e gli scambi di un’intera foresta, proteggendone la biodiversità .
….credetemi…io quell’albero che usciva dall’acqua l’ho veduto davvero….la prova è quest’immagine!
Realizzata con: Nikon E5700
Pellicola: //
Luogo: sconosciuto
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