La strada del rientro
Wroclav
16 giugno 2017
Ovunque io mi sposti a vivere, che sia per un giorno, un anno o una vita c’è sempre una strada per il rientro a casa. Nell’immaginario poetico la casa si identifica con ciò che è riparo e stabilità . Quando la casa perde la sua corporeità e si allarga a cercare di coprire l’infinito, si è fuori dalla geometria e un passo, dentro la poesia.
Ogni grande immagine semplice è rivelatrice di uno stato d’animo. La casa,ancora più del paesaggio, è «uno stato d’animo»;anche riprodotta nel suo aspetto estemo, essa rivela un’intimità. “G Bachelard”
Tornare a casa, al riparo, per riposare e staccare dalla socialità, per prendersi il proprio tempo lontani dalle cose e dalle persone. Sdraiarsi sul letto, aspirare una boccata di sigaretta, socchiudere gli occhi, stringersi a sè. Porto sempre con me delle piccole cose in modo che ovunque io sia, appaia un comodino amico e non l’impersonalità di stanze di motel.
La vista sul parco dalla stanza 2017
Anche a Breslavia c’era un ritorno a casa, rientravo in quella stanza al secondo piano nel dipartimento. Quella “casa” aveva la sua finestra sul parco dove al mattino presto vedevi persone portano i cani a passeggiare o viceversa.
Ogni volta che rientravo mi guardavo attorno scoprendo sempre nuove cose, inutili ai più quanto sostanziali e importanti per me.
Breslavia/ Fotografando sulla via di casa Giugno 2017 ph G Olcese
Realizzata con: Hasselblad X Pan
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 2017
Luogo: Wroclav
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