Il volto innestato
Faiallo
04/05/2014 – 12:58
Quando lavoro con gli studenti provo sempre a creare delle “piccole variazioni sul tema”. In questo workshop del 2014 con Francesca AbdEl il corpo umano incorporava elementi del naturale. Avevo avuto l’idea di far costruire un abito con pezzi di corteccia che avevo raccolti nel boschetto dietro casa sull’Appennino.
Uso il legno, materiale nobile e antico da tantissimi anni. Ricordo ancora gli appunti che mi venivano mossi da un duo creativo milanese (art©) col quale lavoravo per dei gioielli a Valenza. Non amavano la mia scelta di usare materiali poveri per far risaltare l’oro e l’argento.
Quando a lezione parlo a ruota libera seguendo il flusso di coscienza riesco a dire cose come:- ” la sezione aurea e la regola dei terzi sono dati che non si studiano, appartengono al nostro dna di popolo mediterraneo”. Credo altrettanto vero che per cultura possano appartenere, per me perlomeno è così, anche le sacre scritture che sono una fonte inesauribile di altissima poesia.
La guarigione del cieco di Betsaida è uno dei miracoli attribuiti a Gesù e ha questo momento che trovo “toccante”.
“Vedi qualcosa?” chiese Gesù al miracolato che aveva acquistato la vista per la prima volta. “Vedo gli uomini,” rispose quello, “poiché vedo come degli alberi che camminano.” (Marco 8,24)
Realizzata con: Canon Eos Mark III
Pellicola: //
Anno: 2014
Luogo: Faiallo
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