Il vento ( fotografare il vento)

Il campo ai guaiumi

Luglio 1980

1980 in Accademia di Belle Arti

A quel tempo, era il millenovecentottanta, facevo lo studente all’ Accademia Ligustica di Belle Arti ( la stessa dove oggi sono insegnante di fotografia). Il vecchio progetto di divenire pittore ( una dolce ossessione che mi portavo dietro dai tempi dell’asilo) stava venendo meno. Avevo scoperto “per caso” la fotografia e mi stavo innamorando di questa technè per me nuova.

1966 e le idee sul futuro già chiarissime ” Mamma da grande voglio diventare pittore”

Ricordo questo scatto, (il campo mosso dal vento) in cui con un tempo presumibilmente di 1/15…forse 1/8 una ektachrome 64 asa e un modestissimo cavalletto scattai quel campo scompigliato dal vento , “il campo” che da trent’anni è soggetto delle mie rappresentazioni. Il regista David Lynch (che ho ritratto a Venezia nel 1994) racconta che prima di dedicarsi al cinema dipingeva frequentando per studio l’Accademia di Belle Arti della Pennsylvania . Di fronte a un campo d’erba mosso dal vento si chiese “come avrebbe potuto rendere ciò che vedeva” , questo lo portò a pensare alla cinepresa.

Qualche anno dopo aver realizzato questo scatto*** qualcuno mi disse :- ” ma come….disegnavi e dipingevi e ora….sei passato alla fotografia?”

Anni 80, sui monti con la mia prima macchina fotografica. Istantanea di Frederick Clarke ( che era il mio professore di Fotografia in Accademia)

Inutile dire che il tono dell’interrogazione vestiva “i colori dello sdegno”. “L’eterna lotta tra le due technè ( La Pittura e la Fotografia) propria della metà ottocento s’era reinsediata mollemente nella psiche di alcuni presunti pittori dei quali fortunatamente si sono perse le tracce!”

Nella vita ho sempre cercato di assecondare un mio intimo sentire…non diedi retta al senso di quella domanda e il tempo…mi diede ragione!

*** Allora tra realizzare un’immagine e poi mostrarla a terzi, senza “INTERNET” e altri mezzi, potevano trascorrere mesi quando non anni.