Daevid Allen
Asti
Lunedì 5 luglio 2010 19:34
E’ stato un piacere incontrare e conoscere un musicista talentuoso, innovativo e autoironico come (Christopher) David Allen (classe 1938) . Amante della Beat Generation scoperta lavorando in una libreria a Melbourne volò a Parigi per stabilirsi al Beat Hotel dove alloggiarono Ginsberg, Gregory Corso , Peter Orlowsky e William Burroughs. Poco tempo dopo fondò i Soft machine e i Gong, due band che hanno proposto una musica “diversa.
Incontrare Daevid Allen, significa fare esperienza di come si possa essere pacificati e felici con la propria storia creativa, vissuta sempre al presente e quindi in continuo divenire. La chitarra glissando è la cifra stilistica del suo space rock al pari di certe clownerie musicali e di travestimento che insegnano ai più giovani che non c’è un limite d’età per la passione, l ’entusiasmo e l’amore per l’arte a 360 gradi.
Allen scriveva poesie, disegnava ( sue sono le copertine di buona parte della produzione solista e con i Gong) cantava e suonava la chitarra creando in coppia con Steve Hillage delle spirali di suono che accontentarono persino i seguaci della trance.
Lo ricordo mentre guardava meravigliato come un bambino il mio libro francese del 1998 sugli Angeli, quelle sospensioni che ostinatamente ho voluto portare con me nel tempo o commentare i ritratti dell’altro mio volume che gli portai in dono , “Poeti Immaginati”
Hai fotografato i miei eroi***, Ferlinghetti, Ed Sanders e persino Diane di Prima di cui non avevo mai visto il volto. Che meravigliosi bianchi e neri….. Mi conduce verso i membri della band, mi presenta a tutti mostrando le mie foto, poi frugando in una sacca come un bambino, sacca con abiti, pennarelli colorati e foglietti strani trova un suo biglietto da visita con uno dei suoi personaggi celebri disegnato in cima e aggiunge :- questa è la mia mail personale ….puoi fotografare ciò che vuoi questa sera.
Sorrideva come un bambino felice….di settantadue anni!!
La stagione dei miti e degli eroi non è mai conclusa. Chiuderla significa ignorare le intime e ineliminabili esigenze dell’animo umano, e in particolare dell’animo degli adolescenti.
Valeva per me, valeva per lui…
Realizzata con: Canon Eos Mark II
Pellicola: //
Anno: 2010
Luogo: Asti
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