Carola C
Genova Piani di Praglia
Un’infinita storia di scatti (fotografici) si tengono compagnia, gli uni gli altri, nei raccoglitori semi trasparenti : tre o sei per volta a seconda dei formati, 120 o 135.
La forbice separa per banali questioni di centimetri quel flusso di vita che si è cristallizzato come lo zucchero quando si bagna.
Una bambina di nove anni mi sbircia storto. E’ contrariata per quella giostra rotta che le impedisce il gioco, principale occupazione di un bambino, non per il fatto di recitare quella parte. Piccola attrice/modella che impara a conoscere il linguaggio del corpo e del volto.
Tornerà nel tempo e attraverso di questo a prestare il suo “sguardo paranoia” come lo battezzò lei stessa quel giorno di ventisei anni fa mentre la luce dell’estate sfumava i contorni verso l’ autunno.
Realizzata con: Hasselblad
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 1991
Luogo:Piani di Praglia
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