Anna Oberto
Genova
La mia amicizia con Anna Oberto comincia nel 1989 quando realizzai il corredo
iconografico della mostra e performance ” Si apre la parola. Evento di AP” ( Anna
Perenna, Sacerdote P. A. Casati) alla Galleria Pinta, Genova 1989. Anna è una
donna dell’ arte italiana che ho scoperto giovanissimo, da studente. La prima volta
che la incontrai di persona fu in occasione della sua mostra al Teatro del Falcone
nel 1980. Figura in nero con lunghi capelli, donna molto bella con uno sguardo
chiaro dal quale scrutava il mondo.
“Scrittura Visuale a Genova 1960-1980” a cura di Anna Oberto Teatro del
Falcone, Genova 1980
Anni dopo, visitando la mostra dedicata al fotografo Francesco Leoni, trovai una
foto di Ezra Pound con Martino Oberto, Anna Oberto e Gabriele Stocchi al suo
sbarco a Genova il 10 luglio 1958 dopo la liberazione dal St. Elisabeths Hospital.
Ho sempre sostenuto che l’aura di un essere è qualcosa che si trasmette a chi lo
incontra e sosta un pò con lui.
Con Anna abbiamo fatto lunghissime chiaccherate, realizzando nuovi ritratti, prima
nella casa di Montallegro e poi in quella dove vive attualmente a lato di Palazzo
Ducale. Nella prima casa realizzai con lei uno dei miei Angeli.
Anna O. Genova 17-5-95 14,00
Quando ascolto i giovani creativi oggi parlare di Polaroid non posso non pensare
alle sue degli anni 70 in cui univa i “segni” del figlio Eanan col quale ho riso poi a l
ungo nel tempo.
Anna Oberto ” L’Utopico. Eanan nel momento della scrittura”. Varigotti 1974
Ho fotografato la sua più recente performance “Calipso. La Colazione”, dall’Ulisse
di James Joyce, con Antonio Vivaldi, per il Bloomsday al Douce Café di Genova, il
16 giugno 2012.
Sabato ci siamo visti per un mio progetto che la coinvolge e nel rispetto della
tradizione abbiamo parlato 6 ore filate sfogliando cataloghi, cercando i video delle
sue performances….ricordando gli anni 70 e 80!
Quando entro in casa di Anna mi rituffo nella mia adolescenza, in quei libri/mostre
viste con il sogno di divenire, da grande, anche io un artista. Poi il sogno si è
avverato, trent’anni di lavoro in prima linea sul concetto di rappresentazione del
“non visibile”, amo insegnare ai giovani (cattedra di fotografia in Accademia) e
continuo senza risparmiarmi a fare l’artista “non allineato”, con gallerie e critici.,
proprio come Anna Oberto, anche per questo ci capiamo al volo!
Febbraio 2016.
Una seduta di ritratto a casa di Anna del Febbraio 2016
Realizzata con: Mamiya Rb 67
Pellicola: Kodak T Max 400
Anno: 1989
Luogo: Genova
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