mitografia del quotidiano
Perchè compero Tex senza leggerlo
Quando ero bambino ricordo mio Padre che la sera, rientrando da lavorare, portava sempre una piccola cosa per me e mia sorella, un’aranciata San Pellegrino o un giornalino.
Mi fa tenerezza ripensarlo attorno ai suoi trentasei anni compiere questi gesti per noi. La vita con i suoi disegni ha fatto sì che alla sua stessa età io dovessi vivere tutt’altra realtà, succedeva allora come accade oggi visto che non sono un genitore. Questo ha condizionato molto il mio agire e le mie forme di affettività verso gli altri.
Una volta mi arrabbiai con lui, non ricordo più il motivo esatto ma comportava sicuramente una forma di gelosia per qualcosa che aveva dato a mia sorella. Eravamo a casa di mia nonna e io non seppi dominare il mio impulso di rabbia e gli lanciai addosso un giornalino. Gli colpii l’occhio. Non volevo.
Quel ricordo se rievocato è per me fonte di un profondo dispiacere.
Mio padre ha raggiunto gli 88 anni e compatibilmente con svariate malattie che colpiscono gli anziani ha ancora un’incredibile lucidità mentale, è fisicamente autonomo e non chiede praticamente nulla.
Sono cresciuto vedendolo leggere Tex. L’uscita di ogni albo era per lui un appuntamento che non poteva mancare. Da piccolo aveva immediatamente amato i cow boys, la frontiera , storie di mandriani, leggende di giovani pistoleri, la polvere del deserto e gli immensi cieli americani .
Circa 5 anni fà all’improvviso disse:- …basta non lo compero più ( ha all’incirca l’intera raccolta dei primi 500 numeri ) le storie si ripetono, è dura andare avanti con delle nuove avventure dopo tanti anni.
Smise così di leggerlo e collezionarlo.
Cominciai così, quasi per caso, ad aquistarne un numero ogni tanto che gli portavo da leggere.
Se dall’esterno il gesto risulta esser quello di un figlio che impresta al padre un giornalino rivolendolo poi indietro devo invece confessare d’aver usato l’espediente di fingerlo un mio aquisto per bypassare certe sue asperità e chiusure. Mio padre è un uomo che se chiude un ciclo, se dice basta non torna indietro. Mostra una corazza dura al pari di certi eroi di frontiera ma come molte altre persone conosciute lungo il corso della mia vita ha poi cuore e sensibilità che teme evidentemente di mostrare al prossimo. Questa genia di persone è stata evidentemente ferita per qualcosa in tenera età l’ho scoperto indagando negli anni la sua infanzia, ricostruendo passo passo le tappe della sua crescita.
Tornando all’albo di TEX se glielo propongo vedo che lo legge e lo giudica, sia i disegni che le storie. Continua a non considerarlo più all’altezza delle sue aspettative ma lo legge volentieri.
Mio padre dedica alla lettura di molti libri oltre la metà di una sua giornata da quando è in pensione.
Personalmente non ho nulla contro Tex è che non riesco più a leggere fumetti da qualche anno, ma questo credetemi, poco importa.
Io continuo a comperarlo per Lui, così , di nascosto .
Ho bisogno di restituire alla mia maniera le piccole attenzioni ricevute da parte dei miei genitori.
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