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Note di un viaggio per Immagini e Suoni all’interno di Totem & Tabù
Sono nato l’11/3/1961 a Genova. Ironicamente, ho sempre detto d’aver vissuto in uno strano triangolo formato dall’Ospedale Psichiatrico, l’ istituto per l’infanzia abbandonata e il Piccolo Cottolengo Di Don Orione.
Da bambino dicevo alla nonna :- …mi porti dai Matti? Volevo farmi condurre al manicomio.
Nel 1977, al secondo anno di Liceo Artistico, scoprii l’opera di Claudio Costa e ne rimasi affascinato.
Nel 1988 iniziai a collaborare con la compagnia di danza “Arbalete” che provava appunto nell’ospedale psichiatrico, in quell’occasione incontrai Claudio Costa e il degente Davide Mansueto Raggio ( link dal mio sito https://www.albertoterrile.it/portfolio/davide-mansueto-raggio/ )
Tra il 1994 e il 1996 realizzai all’interno dell’ ospedale psichiatrico alcuni dei miei “ Angeli”
( Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Terrile#Nel_segno_dell.27angelo )
In occasione dell’esposizione “ Morire di classe” di G B Gardin e Carla Cerati mi venne chiesto di fare interazione tra il mio corso di Fotografia digitale presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti e l’ospedale psichiatrico.
Dopo una serie di riproduzioni del libro d’artista TOTEM&TABU’ di Claudio Costa fatte assieme al mio allievo Claudio Pavione , decisi di realizzare un mio piccolo omaggio all’artista. In 17 minuti di un grigio pomeriggio d’autunno scattai circa 120 fotografie. Una parte di queste venne montata dall’allievo in forma di slideshow.
Ora mancava solo il commento sonoro che registrai assieme a Matteo Santagata nel suo studio.
Immaginai il respiro dell’Artista mentre febbrilmente tracciava segni con una matita grassa sulla carta. Sentii i suoi passi nel Museo di antropologia attiva di Monteghirfo a Favale di Malvaro e provai a riprodurli.
Le frequenze radio sono un modo per testimoniare la mia idea di artista inteso come “Antenna” che riceve messaggi che non sono decodificabili da altri.
E poi…il fiammifero che brucia la carta, un cinegiornale del 1960 suonato a rovescio, un tamburo e un coro africano, il verso di una tartaruga in Amore….
immagini del convegno di Patrizia Traverso
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