Favole morali
Ne in cielo ne in terra / Anime sospese
1996/Parigi/Stampa a mano e trattamento successivo con acidi
La sua bellezza era inesprimibile e, come altre volte, Aschenbach sentí con dolore che la parola può, sí, celebrare la bellezza, ma non è capace di esprimerla. Thomas Mann “ Morte a Venezia”
L’uomo restò sgomento. Stentava a credere ciò che il suo cuore aveva visto ben prima di tutti i sensi terreni.
La ragazza era lì innanzi a lui ,lo scrutava con curiosità e un velo di timidezza. Lo aveva cercato a lungo, forse lo aveva persino sognato, ma tutti sappiamo che l’atto di sognare è una proiezione , un’attività psichica, un film che nasce dal profondo.
Avrebbe voluto parlarle e dirle da subito qualcosa di speciale ma le parole che fluivano trattavano di mille altre storie.
Ci sono persone che sanno mettere tutto il loro amore, tutta la loro anima e lo spirito nelle parole che pronunciano.
Quell’uomo forse apparteneva a quella specie ma non ne era ancora del tutto cosciente. Ciò che sapeva era che provava da subito il desiderio di esserle vicino, forse incautamente, ma in lei c’era qualcosa di inspiegabile che sembrava provenire da molto lontano.
In fondo noi umani siamo come alberi che camminano, esseri che si portano dietro la storia della loro specie, il racconto dei diversi terreni sui quali sono cresciuti e prospereranno sino alla fine del mondo.
La ragazza ascoltava con il viso basso e le gote arrossate i racconti dell’uomo per il quale aveva segretamente riempito pagine di un diario nel quale amava annotare meticolosamente tutti i suoi pensieri.
Quell’uomo era più grande di lei, molto più grande .
L’ anima e lo spirito non festeggiano mai un compleanno…
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