mitografia del quotidiano
Mercuriale / Favete linguis
Mercuriale ‘vivace, scaltro’ (in questa accezione nell’italiano scritto dal 1957) si riconnette con altri aggettivi apprezzativi derivati da nomi di pianeti e corpi celesti. Di questi aggettivi, molti sono marchiati semanticamente da caratteristiche (fisiche, morali e umorali) in qualche modo connesse alle divinità romane da cui alcuni di questi corpi celesti hanno preso nome: lunatico, venereo, marziano, marziale, gioviale.
Nel 2004 sono apparso sul web col mio blog le parole di Alberto Terrile. Amo scrivere la mattina presto quando il mondo s’apre alla luce, quando il mio mattino è “ancora” una rinascita, non sporcato dalle ingerenze e dai doveri del quotidiano, dalle rabbie ancestrali che ognuno di noi contiene e che molti poi “rigettano” con noncuranza attraverso i loro account .
L’osservazione più comune rivoltami da coloro che mi hanno accompagnato per un tratto di vita ( relazioni sentimentali e di lavoro ) è stata :- ...in certi momenti non trovo consonanza tra ciò che scrivi ( e predichi) e ciò che sei.
Inutile nascondersi dietro scuse o specchietti, oggi dico :- je suis comme je suis. Ho dedicato 5 anni all’analisi e ho capito meglio certe dinamiche costruite in 56 anni di vita, i buchi inevitabili generati da due genitori “inesperti” (…sai, io e Papà non avevamo mai avuto un figlio e non sapevamo esattamente come comportarci…) , l’esigenza di dirsi ( e darsi anche..) in tutto e per tutto e quel gioco al “sottile massacro” che diviene ( parlo per mia esperienze personali ) la vita di coppia. Credo che prender due “io” e farli divenire un “noi” sia oggi più che mai un’impresa ardua, una costruzione che comporta un’infinita pazienza, non la resa da parte di uno dei due addendi al volere dell’Altro.
Sono capace di grandi forme di entusiasmo , in quei momenti sono in grado di guidare notevoli gruppi di persone, mediamente allievi, a cavalcare quell’onda ma necessito poi per reazione di miei spazi fatti di silenzio e solitudine. Rivendico la necessità di isolarmi o farmi da parte, questa istanza non è programmabile, avviene come ogni cosa nella vita.
Perfino il silenzio è una risposta (proverbio rumeno)
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