Riflessioni fotografiche
Margherita, l’ombra e la trama della carta.
Questa fotografia l’ho stampata su carta argentica HAENEMULE fine Art Ilford il 27/12/2018 .
Mi piaceva l’idea di lasciare una piccola traccia di me su questa foto “imperfetta”. L’imperfezione nasce dal fatto che essendo parte di un servizio fotografico che dedico e regalo ogni anno a Margherita, consuetudine che ho da tanti anni, lascio che lei sia sé stessa non imponendole né l’abito né d’esser “struccata” che oggi per molte ragazze, pare un crimine. Se avessi condotto il gioco esclusivamente alle mie condizioni avrei chiesto di posare acqua e sapone.
Non sempre quando scatto tengo a memoria di essere un fotografo, un autore che nel bene come nel male ha costruito con pazienza e ultratrentennale lavoro il suo stile fatto di neri fondi, di carte baritate e di stampe a mano cui dedico l’attenzione di un miniaturista e calligrafo.
Come per gli artisti fiamminghi le mie immagini aspirano a essere una sorta di specchio della natura in cui ogni particolare è accostato all’altro con cura attraverso un minuto lavoro di osservazione.
Foto che hanno a monte un gesto che le renda comunque lievi e se possibile naturali anche quando una sedia appare improvvisamente in un campo estivo e l’ombra dell’autore che vuol farne parte si mantiene sulla parte destra della manica della ragazza. Non un errore l ’ombra, semmai una scelta fatta in ripresa ovvero il desiderio di “essere anche dentro l’immagine” con una traccia fisica .
Lasciare il soggetto libero di essere anziché servire troppo il disegno dell’autore ha fatto sì che non chiedessi altro che appoggiasse la testa allo schienale della seggiola mentre il caldo sole d’estate scaldava le nostre figure nel mio campo, teatro di mille fotografie
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