mitografia del quotidiano
Malinconia per un me trascorso
La storia è una galleria di quadri dove ci sono pochi originali e molte copie.
(Alexis de Tocqueville)
Sto correggendo sei tesi per l’Accademia di Belle Arti dove insegno FOTOGRAFIA. Alla fine, nei ringraziamenti c’ è sempre una bella frase per il fidanzato/a, una per la famiglia che li ha sostenuti, un moto per il professore che li ha incoraggiati. Faccio un salto mortale carpiato all’indietro e ritorno per un attimo a Alberto studente.
1979 All’Accademia in aula di incisione, oggi in quell’aula chiedo di poter esaminare i miei studenti
La mia tesina era sulla follia di Van Gogh (semplifichiamo per non entrare nel girone infernale che patologia e arte vadano necessariamente di pari passo). Il professore cui la presentai era un critico d’arte recentemente mancato ma feci tutto da solo, non venni seguito assolutamente. La mia famiglia non potevo ringraziarla perché ero in guerra per la scelta fatta di dare un seguito con l’Accademia ai miei studi di Liceo Artistico.
Raffaella e Alberto 1977/78 circa…..
La mia fidanzatina di allora s’era stufata di me (succede dall’alba dei tempi e in genere a tutti) che “volevo diventare un pittore” e sedotta da un ART ( che era più grande di 17 anni e già ben piazzato nel mondo del lavoro ) mi mollò dall’oggi al domani e fece immediatamente una figlia che oggi dovrebbe avere circa 35 anni.
I resti del mio tesserino da studente di Pittura. Sono diplomato in questa technè.
Stamane leggendo questa frase “ A Pierpaolo e alla mia famiglia che mi hanno permesso di arrivare fino a qui ” ho provato un momento di commozione per quel ragazzino riccioluto che si sforzava di riuscire nel campo dell’arte, che aveva paura, tanta paura di non farcela e le contrapponeva l’Amore, amore per l’Arte e amore per lei, Raffaella.
….poi, passano i giorni bui e si torna sempre a ridere
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