mitografia del quotidiano
L’ingranditore di Guido
Quante volte ci fermiamo all’apparenza restando a galleggiare sulla superficie delle cose? Qui, ad esempio, cosa si vede?
Un Terrile goliarda che abbraccia l’ingranditore attraverso un “boomerang” di odierna tecnologia come fosse un bambolotto no? In effetti desidero comunicare agli studenti il senso di “felice giocosità” nei confronti di quell’importante strumento che ci permetterà di stampare le nostre fotografie ma, come sempre in ciò che scrivo e raffiguro, c’è qualcosa legato al non visibile come al non detto.
L’ingranditore che abbraccio era del mio adorato professore di Figura disegnata Guido Zanoletti. Per quanto posso dirne è stato un gran docente. Era capace di trasmettere una techné, un modo per approcciare il visibile e altro ancora. Sempre ironico non mi risparmiava l’appunto per quanto fossi chiacchierone e quindi portatore sano di “condotta molesta” all’interno della classe. Alcuni anni fa’ dopo la sua dipartita, scoprii che aveva tenuto in casa una mia vecchia prova d’esame che mi venne consegnata assieme a questo ingranditore col quale, umilmente e con divertimento, faccio stampare i miei studenti.
Credo che gli oggetti, proprio come le persone, trattengano in sé qualcosa di coloro che li hanno incontrati, amati e rispettati.
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