Varie
Le fotografie parlano una lingua diversa per ognuno di noi
Guardando due immagini provenienti dal reportage “Mooseheart la città degli orfani “ realizzato da Stanley Kubrick nel 1950 all’età di ventidue anni vengo attratto da questa giovane coppia. La ragazza ricorda i tratti del volto di mia madre ragazza, concepita lungo le rive di un fiume nell ’Alessandrino dai miei nonni che allora erano due giovanissimi fidanzati.
Ho in mente una piccolissima foto incorniciata di loro che scherzano al fiume accompagnata dalle parole di mia madre che sorridendo benevolmente mi disse :- devo essere stata concepita quel giorno lì sai?
Ogni autore depone i suoi segni, le sue luci e il suo universo su un piccolo foglio di carta.
Ogni autore racconta una storia dal suo punto di vista e la consegna al pubblico . A quel punto l’immagine smette di appartenergli o quantomeno diviene anche dello spettatore che troverà sensi ancora diversi in relazione a un personale vissuto e attraverso lo sguardo la porterà giù… sino al cuore.
Mio nonno Alessandro Tirone e mia nonna Elvezia Volante in un’immagine anni 70 dall’album di famiglia
Mia nonna Elvezia Volante in Tirone nel giorno del suo ottantesimo compleanno con mia madre Rosanna Tirone in Terrile
One Comment
Dario
la dolcezza, l’amore, la bellezza.. tua madre sembra una bambina..