Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia, Ritratti
LE CHIEDO …
“Le chiedo di scrivere un profilo di se stesso/a, come se fosse il protagonista di un racconto.
Lo scriva in terza persona, come potrebbe scriverlo
un amico comprensivo che la conosce molto intimamente, forse meglio di chiunque l’abbia mai realmente conosciuta.
E’ un invito a guardarsi adottando da una nuova prospettiva, come guardarsi con gli occhi di un’altra persona.
Alberto è stato un bambino vivace e sorridente.
Amava e ama conoscere l’Altro ,questo a discapito di fregature da parte di chi pensa meramente al suo profitto.
Sotto molti aspetti, penso all’entusiasmo nelle giornate in cui non si deprime, è una vera forza trainante per molte persone siano studenti come umani sul bus o in coda alla posta.
E’ sempre stato un chiaccherone ma si offendeva quando gli dicevano :- Quanto sei logorroico. Stai un pò calmo!
Parla tantissimo , si muove velocemente passando da un argomento all’altro, da uno stato all’altro.
Quando era piccolo certi aspetti lievi o forti ma legati alle neurodivergenze non erano presi in considerazione come la società proverebbe a fare oggi ovviamente con alterni risultati.
Da bambino ogni momento della sua giornata era per “immaginare” giochi e un futuro che in realtà ha concretizzato solo parzialmente attraverso il “fare Arte”.
Ha sempre guardato avanti attraverso il sogno lucido, quello a occhi aperti che permette di cogliere LO STRAORDINARIO NELL’ORDINARIO mentre oggi talvolta si lascia fermare da paure e blocchi che ancora fatica ad accettare.
Ha difficoltà nel lasciare che le cose “seguano il loro corso” e spesso patisce certe forme di inevitabile cambiamento.
Basterebbe che si soffermasse un attimo a pensare quanto sia stato fortunato nell’aver riscoperto una fede che aveva messo totalmente da parte per parecchi decenni .
Questo gli servirebbe a capire che “ogni cambiamento” è necessario e reca, come ogni cosa della Vita, spunti di gioia come dispiaceri, stati “inevitabili” se ci si volge verso una consapevolezza.
Immagini in pellicola realizzate in diversi momenti del nuovo secolo, immagini che raccontano un giardino che non c’è più e un’infanzia che ha ceduto il passo all’età adulta.
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