Varie
L’arte è lunga, la vita è breve e il successo è molto lontano
Mentre correvo dagli allievi per chiudere l’anno ho incontrato un amico per strada. La prima cosa notata è stato il suo corpo, torto come un ulivo, il braccio destro con la mano girata indietro come la pala della piccola scavatrice che ruppi da bambino. Mentre lo scruto risponde con un sorriso ingenuo e fanciullesco. Il capo si muoveva per dirmi:- “Sì….non ti sbagli sono io”…poi un secondo sorriso disarmato e il gesto delle braccia ad aprirsi come le ali di un gabbiano ferito.
Ci metto poco per capire che un ictus era il responsabile di quella trasformazione. Sorrido a mia volta con quell’affetto che tracima innanzi a chi è in difficoltà e farfuglio qualcosa prima di riuscire a inforcare un discorso che abbia un capo e una coda. Parlo e mi ricordo quell’uomo che un tempo scriveva , faceva radio e aveva tanti progetti.
Il nostro corpo è una machina che deve guastarsi o schiantarsi altrimenti saremmo eterni.
Un’ora dopo mi trovo a rassicurare un allievo per un piccolo problema economico:- Non preoccuparti inutilmente , risolveremo sai? Altre sono le cose importanti….
NB: il titolo è una frase di J Conrad
One Comment
Mr odio
Bello. davvero. e grazie :o)