mitografia del quotidiano
LA PRIMA VOLTA
2019
Eravamo tre ragazzini di quindici anni e una sera andammo a girarci una canna sopra via XX Settembre.
A quel tempo vivevo a quarto e i miei giri esplorativi in centro città erano cominciati da poco.
Era un’altra epoca, non c’era internet e l’educazione famigliare era molto meno permissiva di oggi, quantomeno questa era la regola in casa mia.
Cominciai così a esercitarmi nell’arte della trasgressione che credo sia una tappa necessaria nello sviluppo di un adolescente.
Gli amici del centro, Nicola e Roberto, erano più indipendenti, avevano molti cinema a disposizione mentre dalle mie parti ne ricordo quattro : uno a quarto , uno a quinto e due a Nervi.
Nicola mi introdusse a molte cose, ai grandi del’ astrattismo al cinema d’essai mentre Roberto si prodigò nel farmi conoscere il jazz attraverso le contaminazioni varie che allora erano disponibili sul mercato musicale. Io pensavo ai beat americani, ascoltavo molta musica rock e cominciavo ad interessarmi alle sostanze illegali .
Eravamo tre ragazzini di quindici anni e una sera andammo a girarci una canna sopra via XX Settembre.
Guardando i palazzi di fronte mi parve di essere in una città del nord Europa, cominciai a sognare a occhi aperti il mio futuro che immaginavo fatto di viaggi in capitali europee, mostre di pittura in gallerie d’arte, musei, fondazioni, insomma una vita da artista.
Oggi posso dire che quel sogno l’ho realizzato quasi del tutto con qualche piccola variante, la prima è stata rinunciare alla pittura in favore della fotografia …
Sono tornato mille volte sopra via XX, alla chiesa di Santo Stefano, sempre da solo, sempre col ricordo di esser andato lì la prima volta con i miei due amici e un giorno ho scattato con la X PAN questa fotografia .
One Comment
Diego
Belin quello dev’essere proprio un posto da canne, anch’io andavo sempre lì :D