Varie
La gente vive….
“La gente vive, ha il suo momento,i suoi baci,le risate,gli abbracci,le sue parole dolci,le sue gioie,i suoi dolori,ogni vita è un universo che poi crolla su se stesso e non lascia niente dietro di sè se non pochi oggetti resi preziosi e attraenti dalla scomparsa del proprietario,diventano importanti,a volte sacri,come se un frammento di quell’esistenza che è sparita si fosse trasferita sulla tazza del caffè,sulla sega,sulla spazzola,sulla sciarpa.”
Jon Kalman Stefansson “Paradiso e inferno” Iperborea
L’oggetto che più d’altri ho stretto è la mia vecchia macchina analogica. L’ho comperata nell’89 vincendo un primo premio nazionale. Viaggia con me da allora. E’ stata ovunque. Pesa e il sudore delle mani ha logorato in certi punti la cassa. Non è lei che fa le fotografie ma chi, dietro di questa sceglie in quale punto del mondo dovrà fermare quel quadrato ( è una 6×6). Quando dovrò lasciare la partita non saranno importanti le scarpe con cui ho camminato o la lana che mi ha protetto dal freddo, la pipa che ho tenuto in bocca o i bigliettini che ho scritto lasciando pronta la colazione il mattino.
Faccio delle fotografie da tanto tempo, custodiscono la mia empatia per il cosmo, il piacere di guardare una donna senza pensare di possederla, la meraviglia per la pianticella che sapendo di essere condannata dalla radici in quel punto sale verso il cielo.
….non è un caso se nel mio nuovo libro compaia quest’immagine, un vero ritratto a 360 gradi, il mio apparecchio mi aspetta mentre col “corpo” spiega cosa si deve fare per incarnare l’Angelo.
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