Riflessioni fotografiche
L’ albero di Gian Boleto nel bosco schizoaffettivo di Alberto
Mentre il mondo si attarda su piattaforme binarie, dò segni d’esistenza attraverso i miei account anche se preferisco e questo sarà il segno del 2019 che è prossimo, dedicare molto più tempo alla camera oscura nonostante gli incarichi in Accademia di Belle Arti e Unige dove reggo cattedre.
Stampare ieri in CAMERA OSCURA aiutato da Ilaria Caprifoglio mia ex assistente ma soprattutto amica desiderosa di rispolverare le cose che le insegnai anni fa è stata una vera iniezione di positività e energia che recentemente era venuta meno.
Ognuno di noi prova piacere in un gesto e quello di FOTOGRAFARE E STAMPARE lo considero quello prediletto, significa mettere su carta le mie idee, le mie storie, le mie schizopatie .
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