mitografia del quotidiano
Io sto davvero bene ( ogni tanto)
Nel mese di giugno in una sera trapuntata di stelle stavo sdraiato a guardare il cielo, il giorno successivo avrei lavorato ma questo non turbava assolutamente quel momento di pura felicità che stavo vivendo.
Quell’onda di benessere mi pareva fine a sé stessa, non figlia storpia dei soliti bisogni che accomunano me a tanti altri umani…una nuova passione…un successo nella carriera…o tutto quel ciarpame che implica il possesso.
E’ vero, guardo ascolto e rispondo alla gente , lo faccio con naturalezza , senza compromessi o moventi . Ho sofferto in tempi recenti alcune figure che mi volevano “altro” da ciò che sono adesso proiettando su di me desideri e aspettative proprie di un nuovo “articolo”.
La fusione a freddo di Anime, per me che oggi patisco la mediazione, assomiglia a un auto senza bollo che inerte si copre di polvere in garage.
Adoro questa canzone di Gaber che tratta proprio di quei fugaci momenti di gioia …mi sono “azzardato a canticchiarla”… tre giorni fa proprio sotto quel cielo di cui parlo facendomi guidare da Matteo Santagata che ha fatto chitarre, registrazione e direzione . Che fantastico regalo…
Agosto 2015
2 Comments
Franco Zaio
Condivido queste “illogiche allegrie”. E mi complimento per come hai interpretato la bellissima canzone. Mai pensato di fare il cantante? ??
Alberto Terrile
….visto che col DIGITALE …OGGI sono tutti FOTOGRAFI….ci sto facendo un pensiero…davvero! ;-)