Varie
Io sono quello che vedo, tu quello che mangi…
Tu sei quello che vedi nel mondo. La realtà è l’impostura per sciuparti il gusto di vivere un universo ben più magico. Basta poco, un raggio di luce che sbuca dalle nuvole e illumina un albero perché questo possa epifanicamente rivelarsi attraverso il riflesso. Sbatti le palpebre e tutto è lì innanzi a te su un unico piano che i grandi chiamano “vetrina”. Preferisco guardare le cose come fa un bambino mentre crea il suo disegno: sul foglio un centurione romano può sfidare a duello uno jeti e poi scappare in astronave.
2 Comments
amedea
non sei l’unico detentore del vedere in modo diverso la vita..anche tu come noi poveri mortali ignoranti sei ” quello che vedi nel mondo ” perchè fai parte del mondo anche se probabilmente ti senti superiore.
Alberto T
Cara Amedea, ognuno ha il suo modo di vedere la vita e le cose del mondo e deve poter aver la libertà di dirlo attraverso le sue modalità. Tratto spesso di diversità non di superiorità. Pochi giorni fa scrivevo “Vedo le cose da una prospettiva diversa, dall’Alto non inteso come punto egotico d’arrivo bensì dal luogo indicato dal Battista del Salaino … perché dall’alto si coglie meglio l’ampiezza del campo.” Il titolo forse trae in inganno, era ironico verso tutti coloro che affermano TU SEI CIO’ CHE MANGI….nel mio caso ( e non sono il solo) preferisco concentrarmi “di più” sulla visione che sulla digestione. Faccia attenzione,scrivo di più….non scrivo solo!