Varie
In-dimenticabili
Mentre fuori, l’Italia fa chiasso sulle primarie, guardo le immagini che solo per oggi saranno in mostra all’Istituto Doria in via struppa a Molassana.
Un percorso a tre mani in compagnia di Ilaria Caprifoglio e Vania Piludu reso possibile dall’Auser.
Guardo le immagini e accetto con dispiacere che due dei volti ritratti siano già altrove nonostante siano trascorsi pochi mesi.
Fuori l’italia fa chiasso. Le amministrazioni vestono strade e alberi con le luci di Natale, la gente piange e grida la sua rabbia verso la chiusura delle industrie***, i continui e repentini licenziamenti e il governo tecnico
Mi sono sempre sentito altrove rispetto ai movimenti di massa degli anni 70, 80,90 e via dicendo ma credetemi non vivo in una autoreferenziale bolla d’artista.
Distanza da sempre nei confronti del potere e dei politici che raccontano le fiabe alla gente sperando che ancora per un po’ se la creda.
Quanti illustri rappresentanti del “movimento” negli anni 70 si sono poi riciclati alla guida di uffici di marketing , strategie di comunicazione avanzata, rampanti immobiliaristi, speculatori finanziari, direttori di media di destra….
Vivo anche io nelle strade di tutti, strade che hanno l’odore dell’ umanità. Evito i palazzi e le corti e non faccio proclami alla nazione. Cerco nello sguardo dell’altro (un tempo erano attori e star dell’arte) quelle schegge d’Anima che ricordano a tutti che siamo deteriorabili e mortali.
N B: Non sono i ritratti dei vecchietti seduti al parco col cane o i nipotini, ma anziani (alcuni oramai soli) ricoverati presso l’istituto Brignole.
Operai dell’Ilva vengono dissuasi dal trascorrere la notte in prefettura***
5 Comments
albertoterrile
Credo che vista l’epifania di poche ore (la mostra più veloce della storia) porterò poi l’esposizione nel 2013 alla Sala Sivori a Genova dove insegno. L’invito è quello di fare un tuffo nella consapevolezza di cosa è la vita in primis. Non faccio fotografia per mostrarmi e farmi bello, forse in passato questo è anche successo. Oggi fotografo SOLO per capire meglio il mondo, l’altro e le mie ossessioni: sono un figlio con due genitori anziani…temo l’inevitabile, le malattie e la loro morte…il fatto che pure io invecchio…e con me anche quei cantanti e musicisti che ho amato… è così per tutti anche se la gente sembra che faccia di tutto per dimenticarlo….
Rebagliati Giovanni
Uno dei problemi dell’essere umano secondo me é proprio questo, Sa di essere mortale, ma si rifiuta di crederlo, e allora fa di tutto per sembrare piú giovane, arrivando anche ad essere ridicolo, come vediamo da certi esempi. Io penso, meglio una vecchiaia dignitosa e portata bene, piuttosto che una pseudo-giovinezza. Alberto, tu che li hai ancora, tieniti stretti i tuoi genitori, cerca di goderteli piú che puoi; poi quando un giorno, spero molto lontano, non ci saranno piú, li porterai sempre dentro di te e nei tuoi ricordi. Un saluto ed un abbraccio, Gianni
Annamaria Massardo
Mi commuove sempre quando, con il tuo talento ,riesci a rappresentare ciò che sto provando.Mi sento meno sola, meno stupida, io ,che i due genitori anziani me li sono portati a casa. Me ne sono andata via da loro a 20 anni sbattendo la porta e ora raccolgo tutti i loro respiri, i loro rari sorrisi….e mentre lo faccio, penso a me, penso a noi tutti, a quanto siamo fragili.
pupella aprile
Questa eterna giovinezza non da riposo, sembra debba durare per sempre, a volte vedo i volti delle donne anziane e penso :io cosi ‘non diventero ‘mai, voglio andarmene prima.’mi sembra di avere un ‘energia incredibile, piu ‘forte dei miei lontani 20 anni. Spesso mi sento uno yogurt con una data di scadenza, ma penso che il segreto e ‘vivere ogni giorno intensamente, mordere la vita fino alla ‘ultimo boccone.Sono giorni che la citta ‘e ‘bloccata, gli operai urlano la loro rabbia e la polizia spacca teste…….Alberto fotografa questa disperazionen
albertoterrile
Non sarò io a decidere quanto, se a lungo ma la mia scadenza, nel mentre sebbene con tanto stress e dolore per ciò che vedo,ascolto e devo ingoiare mi adopro per trasmettere un sapere e un messaggio attraverso gli strumenti che possiedo. La disperazione è stata fotografata da altri e confesso che guardare le immagini del reporter non fa che rafforzare il mio personale disgusto/distacco dai modi in cui nel nostro paese ( in altri peggio e in altri meglio) si risolvono le questioni.
Mentre a NYC un agente donava le scarpe a un senza tetto http://www.lettera43.it/foto/agente-dona-scarpe-a-senzatetto-340-mila-like_4367574476.htm da noi il manico del manganello induceva a “non trascorrere la notte nell’atrio della Prefettura”.