Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia
IL SUONO DEI SUPPORTI
Dovevo lasciarmi alle spalle le incombenze burocratiche relative al lavoro dell’insegnamento per tornare a ragionare “liberamente” sul procedimento artistico in atto all’interno di un lavoro.
Spiego…
Quando approccio un opera, un tema debbo DONARMI TOTALMENTE a questa E’ UN ATTO D’ AMORE che non esenta da certe sofferenze no?
Siete stati innamorati almeno una volta? Alti e bassi, gioie e strapiombi, dubbi e certezze a patto di non affondare nelle paludi del “tiepidume”.
Se l”attore interiorizza il personaggio, io vivo il farsi dell’opera fotografica tralasciando quasi ogni cosa.
Spiego…
Ho avuto gravi problemi d’insonnia indotti da un trauma e li sto gestendo supportato da un medico e un farmaco.
Evito quindi per non complicare il mio stato serale di leggere o guardare cose che mi agitino o turbino particolarmente.
Ricorro a un cartone animato o a una commedia magari rivista migliaia di volte.
DONARSI ALL’OPERA SIGNIFICA UN CAMPANELLO CHE SUONA INTERROMPENDO IL TUO FILM…prendere un notes o incidere, lo faccio spesso UN VOCALE IN CUI SOPPESANDO LE PAROLE …perchè il pensiero si forma piano piano di fronte al mezzo che mi registra, le parole escono piano piano, sono pensate e talvolta RUMINATE.
L’altra sera un LAMPO…quale suono hanno i SUPPORTI che uso?
E quelli che fotografo?
C’è armonia o le combinazioni danno altro?
La carta di oggi ( fotografica e non) ha un suono diverso da quella macchiata dal tempo ( le pagine di un libro) e il retino tipografico accentuato da uno strumento ottico porta ancor più in primo piano un suono al di là di ciò che viene rappresentato.
Voglio ESSER LIBERO di perdermi, se poi Ugo MULAS o GHIRRI o PINCOPALLINO hanno già detto/fatto/storicizzato, se Michele Smargiassi ne ha scritto e qualcuno ne scriverà RISPETTOSAMENTE non me ne curo nè debbo curare nell’istante in cui IL PENSIERO SI FORMA .
Attenzione…
…non è autoreferenza…SEGUO I MIEI PENSIERI per quello che sono, per ciò che sono….certo vorrei una maggior cultura, maggior memoria, le conoscenze fiolosofiche di Nicola, o il sapere dell’amico Fabio neurobiologo ma ciò che ho è quello che sono riuscito a metter da parte in 63 anni di vita e di studio spesso malfatto sia per colpa che per merito mio….non c’è mai una sola risposta.
Mai come in questo periodo le cose si sommano, si sovrappongono e se possibile complicano….ma non tornerei MAI E POI MAI indietro….la vita è UNA…..LA MISSIONE UNA SOLA.
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