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IERI SONO DOVUTO ANDARE DAL COMMERCIALISTA
Ieri sono dovuto andare dal commercialista.
Ho percorso via Assarotti.
Sono passato davanti alla Chiesa dell’Immacolata.
Non ho potuto non ritornare per un attimo al 1977.
Come ero felice nella mia adolescenza fatta di sogni d’Arte e di futuro nel correre in quella basilica per ascoltare il coro dove una sera d’inverno cantava Raffaella.
Il primo amore non si scorda mai.
Ieri dopo aver consegnato le varie scartoffie per la dichiarazione dei redditi ho traversato la strada, sono entrato in quella chiesa e mi sono seduto, in silenzio.
Cosa ricordavo di quella Chiesa?
Niente…..assolutamente nulla ero là per un altro motivo, per un’altra persona.
Ieri mi sentivo interiormente quasi con la stessa passione d’allora, la passione per l’Arte, per riscrivere le cose del mondo attraverso un occhio che ambiva esser diverso.
Altre passioni, altri amori sono trascorsi, ognuno è stato importante per la costruzione di ciò che sono.
Amato, vivisezionato, innalzato e in seconda istanza condannato, queste sono le storie di tutti….perlomeno di quanti non hanno costruito una famiglia in senso classico.
Nessun rimpianto, tanti ricordi e una volta uscito dalla Chiesa immerso nel PRESENTE, nel QUI E ORA.perchè …adesso devo pensare al Workshop, al documentario su me che il 22 Giugno proietteranno a Montecatini, a un nuovo test che devo realizzare con Elisa, ai gadget che devo andare a ritirare da Fabrizio in via del commercio….
Ieri sono dovuto andare dal commercialista.
Ho percorso via Assarotti.
Sono passato davanti alla Chiesa dell’Immacolata.
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