Varie
Esperienza della bellezza
Chi fa esperienza della bellezza ed è in grado di parlarne,è un isolato. E’ la solitudine dell’eletto;egli non può partecipare del mondo e della vita infantile degli altri.In compenso sente quelle voci che altri non odono. Per la sua solitudine,come per ogni altra c’è una soluzione e una redenzione;riconoscere l’uno e il tutto dietro ogni singolo fenomeno.
H.Hesse da Religione e mito
Nel 2003 avevo scritto:
Sono sempre stato molto solo, anche in compagnia. Da bambino, in certi momenti, era come se sparissi, entravo nel mio mondo dove non c’erano ingiustizie, dove il cielo era blù intenso e forte era l’odore delle piante. La gente era buona e quando accadeva qualcosa di brutto, quando il male si palesava, era una “finzione”, chi moriva si rialzava e ritornava a vivere.
Nel mio mondo di fantasia la resurrezione era una costante. Quando riemergevo alla realtà, richiamato da mia madre perché dovevo mangiare o altro, rientravo mio malgrado al mondo dei più, alla vita di tutti. Ci sono bambini con lo sguardo adulto, altri che sembrano in acido, io appartengo ad entrambe le categorie. Ho individuato nella creatività, quel luogo magico nel quale rifugiarmi .
Oggi non è più così idilliaco come un tempo e questo è perché io cresco e il mio mondo con me, se mi disilludo, anche qualcosa in lui cambia, ma la potenza espressiva resta, la forza dell’immaginazione è la sua gravità.
Ps:Il testo è del 2003 e molte cose in 10 anni dovevano succedere…gioie, dolori, scoperte, l’analisi e gli incontri con tre uomini straordinari, tre AMICI che hanno dovuto lasciare il suolo terrestre ma prima di farlo mi hanno insegnato grandi cose, l’umiltà, l’accettazione serena del mondo e il fatto che chi si erige a maestro/guida etc è in genere lontano dall’esser tale. Tre Anime e i loro doni che non valgono tutto l’oro del mondo.
Oggi LO DICHIARO apertamente e serenamente….è ANCORA la stessa magia e le tre foto a corredo del post sono della settimana scorsa. L’erba che buca l’asfalto e brilla smeraldina sono la dimostrazione che “quel mondo” VIVE e che io gli appartengo”. Ero sdraiato IN MEZZO A UNA STRADA al tramonto per fotografare quei fili d’erba.
La mia attenzione è DA SEMPRE per questi “spiragli”….queste porticine piccole piccole per comprendere L’IMMENSITA’ DEL COSMO.
2 Comments
cinzia
mi, ti, sento vicino a quello che hai scritto, che scrivi…
grazie per i ricordo di Claudio il 18, che ho potuto leggere solo oggi,
continuo a pensarlo, con mille riflessioni, e l’ho ritrovato in questi giorni nel mare azzurro e profumato in cui per qualche ora ho avuto la fortuna di immergermi.
cinzia
cinzia
confesso che mi commuovo e mi carico ogni volta che vedo un filo d’erba bucare l’asfalto, mi sembra COMUNQUE il trionfo della vita,
faccio tifo, e mi sento dalla sua parte!
cinzia