Varie
Emilio D'Alessandro/ La grandezza dell' umiltà
L’uomo oggi ha dimenticato che le cose gli sono state donate non solo affinchè egli possa realizzarsi ma anche per permettere alle cose di realizzarsi. Le cose vogliono diventare più chiare a se stesse grazie all’uomo e la loro bellezza è un appello rivolto all’uomo affinchè vada loro incontro e aggiunga alla loro bellezza intrinseca l’altra bellezza, quella che emana dalla verità che all’uomo è dato scoprire nelle cose. Max Picard
I grandi artisti sono “semplicemente “degli esseri umani che hanno scelto di consacrare la loro vita riscrivendo l’universo. Uomini e donne con una vocazione. Spesso sono un vero e proprio “MISTERO” per chi li ammira e mitizza. Chi opera mitizzazione, ancor prima di stupirsi di fronte alle rivoluzioni stilistiche e sintattiche, crea distanza tra sé e l’altro mettendolo su un piedistallo.
Ogni essere umano è dotato di uno o più talenti, sono dei doni (le capacità, l’ intelligenza, forme della sensibilità), che ognuno deve migliorare e utilizzare anche per il bene del prossimo. Ogni essere umano è un grande mistero.
Dietro a ogni grande uomo o al fianco di ogni grande essere umano ce ne sono sempre altri (egualmente importanti) , si notano meno perché agiscono nell’ombra, l’ombra del monumento edificato dai critici, dai fans, dall’immaginario collettivo.
Emilio D’Alessandro ha lo sguardo buono, dolce e profondo e per trent’anni è stato l’assistente factotum di Kubrick, ma lui volle da subito che lo si chiamasse Stan. Come sostiene Julian Senior, Emilio “riuscì a portare nella vita di Stan un oceano di calma e ordine” con il suo carattere fatto di bontà, profonda etica del lavoro ma soprattutto organizzazione e autocontrollo imparati quando correva sui circuiti automobilisti. Due esseri perfettamente complementari: uno indispensabile all’altro.
Leggere il testo “Stanley Kubrick e me” in collaborazione con Filippo Ulivieri ( Saggiatore) e incontrare di persona Emilio spiega molte cose sulla reale grandezza di certi personaggi, in primis l’umiltà e la cortesia. “Stan mi chiedeva le cose sempre per cortesia e io ero felice di accontentarlo, mi bastava guardare quel bel sorriso che ti faceva…ti ringraziava dal cuore”
Al di là del mito, dei saggi verbosi, delle mille analisi di saccenti critici le grandi e le piccole opere/azioni, si fanno prima di tutto col cuore.
Come chiunque sono ben lontano dall’aver capito il mistero ma una cosa mi è chiara Emilio (D’Alessandro) ha un cuore immenso.
Janette D’Alessandro
Questa….solo perchè vista al volo…profumava di sequenza cinematografica….
Emilio che “per cortesia” interpreta il giornalaio. “Stan mi chiese se potevo farlo…devi solo entrare nel chiosco e dare il giornale a Tom ( Cruise), ti và? Ok proviamo! Da quel momento, per due intere settimane mi fece porgere quel giornale. Faceva e rifaceva,cambiava punto di ripresa. Anticipava ogni cosa…se in sede di montaggio fosse mai servita la scena da un’altra angolazione…
Nel giardino
NB: Il libro è stato possibile grazie al sapiente lavoro di Filippo Ulivieri responsabile di ARCHIVIO KUBRICK qui ARCHIVIOKUBRICK
Filippo Ulivieri e Emilio
2 Comments
Antonio
I ricordi di Emilio sono cosí vivi intimi e nitidi da far vivere un esperienza totale e coinvolgente. Grazie a Emilio chi ama il Kubrick autore di capolavori ha potuto conoscere da vicino la straordinaria umanità di Stanley.
albertoterrile
Il giorno del mio compleanno squillò il telefono. Era Emilio che voleva chiedermi se il libro che gli avevo regalato con le mie immagini di Angeli poteva mostrarlo alla figlia fotografa a Londra che era in procinto di raggiungere. Risposi esterefatto “ma certamente…è tuo…certo che sì”. Non credo che questo suo modo di trattare le persone e ciò che è prodotto del loro ingegno sia necessariamente da attribuire alla lunga frequentazione con chi ha realizzato grandi opere come Stanley, piuttosto al suo modo semplice e altamente rispettoso dell’Altro. Questo suo essere contrapposto alla contemporaneità tutta “tasto destro”….quella che salva ogni cosa sul desktop…