Varie
Effe
Guardando il web non posso che notare uno scadimento dell’immagine femminile. Troppe ragazze e donne pare abbiano fatto dietrofront , dimenticato tutte le battaglie per ottenere i riconoscimenti in un mondo declinato al maschile. Nuovamente oggetti del desiderio in modalità “banale” : tette che sfidano la gravità, labbra impossibili , posture volgari volte a evidenziare le gambe, il sedere e il filo interdentale che indossano al posto dello slip. Vige uno stato di omologazione o globalizzazione imbarazzante.
La vera donna che seduce secondo me è piena di errori o di sviste in relazione all’insulso concetto di bello che i media, i nuovi fotografi e quant’altro cercano di propinarci.
Mantengo stabile la mia posizione e la distanza dal fashion world e dal glamour perché vedo le donne secondo una mia proiezione che ha riferimenti cinematografici e non prettamente fotografici. Quel mondo ha le sue regole e deve vendere. Il mio mondo non deve vender nulla a nessuno, semmai servire a me e al soggetto per scoprire lati inediti. Immagini quindi come lance di salvataggio per attraversare i marosi dell’esistenza, immagini che costeggiano crepacci e incontrano porti dove attraccare può costare assai più caro del restare al largo. Posto che spero in tanti anni di aver maturato il mio modo di rappresentarle e raccontarle ( le donne) , se devo dirmi debitore a qualcuno cito Ingmar Bergman il mio faro ( da lui l’amore esacerbato per il nord del mondo) poi Truffaut e David Lynch.
Ieri ho fatto un esperimento con Valentina che ha studiato lo scorso anno fotografia presso la New York Film Academy dopo aver frequentato alcuni dei miei corsi. Ho giocato col suo imbarazzo e il restare tutta d’un pezzo, il tentativo di scioglier i tratti facendo strane contorsioni accompagnata dalla mia voce che diceva :- “resta così…che faccio due studi” Tutto…senza dir nulla, portandola a sua insaputa in quel mio mondo cupo, malinconico, introspettivo e talvolta un po’ psicotico.
Quando non ho la natura sottomano da dialettizzar con la figura, scelgo i soliti riflessi ( il doppio è una mia antica ossessione) il divano dello studio…la luce finestra, talvolta implementata da un flash e inizio un viaggio senza parole che non so mai dove mi porterà anche dopo tanti anni ( trenta) di fotografia.
6 Comments
Fiji
Stupende le parole.
Stupendi gli scatti.
Stupendo il soggetto.
Paola
Penso una cosa:parli di dietrofront e svendita della figura femminile, non so se sono d’accordo, penso che l’apparenza sia piú che altro una maschera piú semplice da gestire. Nelle tue foto mostri l’anima, le emozioni…il che rende le tue foto indimenticabili peró credo che nessuna donna sarebbe disposta a mostrare la sua anima per pubblicizzare che so…un dentifricio… Quello che voglio dire é che trovo giusto che l’intensitá emotiva sia “relegata” nel mondo dell’arte vera. Credo che voglia dire una cosa: le donne di oggi sono disposte a “vendere” il proprio corpo, non la propria anima…mi spaventerei di piú se accadesse il contrario….
pupella aprile
Penso che per la maggior parte degli uomini, quel modello di donna di cui tu parli, vada per la maggiore.incontro e vedo gli sguardi maschili pieni di desiderio su donne arrampicarsi su scomodissimi tacchi, vestiti attillati, trucco ……..spesso entro in una stanza con il mio metro e cinquanta e mi sento trasparente! Canto, suono, recito…..niente comunque gli uomini non guardano me.Anche nelle tue foto vedo donne molto belle, in fondo sei un uomo……..anche tu!
albertoterrile
La “vera bellezza” non ha età ne misure . Fermi in superficie, sulla buccia di tutto. Il sapore della marmellata non è quello del vetro del barattolo che la contiene. http://blog.albertoterrile.it/?p=271
rosi munari
L’uomo di oggi galleggia su una società liquida, scivola sulla propria pelle, non ha più anima. E rischia di morire: di bellezza, di stupidità, di potere, di denaro. Eppure non è questo l’uomo e non è questo il mondo. La gioia si cala nel mistero che portiamo nascosto dentro.
L’uomo di superficie Vittorino Andreoli
Grazie, uomo del profondo
serena
Credo che, e aggiungo per fortuna, non tutti gli uomini vanno dritti all’esteriorità di una donna, come dici te la vera bellezza non ha età nè misure. Sta anche a noi donne far conoscere agli uomini la nostra interiorità, giorno dopo giorno, e portarli a mettere in secondo piano l'”involucro” di noi stesse e scoprire il nostro lato interiore, la nostra anima. Aggiungo che sei geniale!!