Favole morali
Ecologia del disagio
Mia madre a cinque anni, giocava in Africa con delle bamboline di pezza che facevano la nanna in un lettino ricavato da una scatola di sardine. Con mia nonna aveva raggiunto il campo di concentramento allestito dagli inglesi che tenevano prigioniero mio nonno.
Per me, che sono suo figlio, la scatoletta del tonno diviene il feretro delle ciliegie mangiate nell’ennesima notte d’insonnia.
Le cose della vita resa indigesta dall’egoismo degli umani meriterebbero di esser sputate, come noccioli, lontano.
Ma, come un frutto mangiato da uccelli, frutto che verrà cacato forse in volo molto più in là, finirei a generare una piantagione di odio , malanimo e malùra.(1)
Meglio allora la spazzatura.
(1) In catanese malùra penuria crisi
Leave a reply