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E’ nella natura umana il dimenticarsi presto delle tragedie passate per riprendere la vita di sempre
Francesco Guccini, ospite di Un Giorno da Pecora, su Rai Radio1, ha raccontato come sta passando questo periodo di lockdown causato dall’emergenza Covid-19.
Cosa sta facendo in questo periodo di isolamento forzato? “Quello che facevo prima, più o meno. Mi muovo poco, ascolto audiolibri, scrivo e guardo un po’ la tv”.
Ascolta molta musica? “No, non la ascolto da anni, niente. Non suono neanche più la chitarra, credo di non esserne più capace, ammesso che lo fossi stato”.
Quale sarà la prima cosa che farà quando l’emergenza Coronavirus sarà terminata? “Sicuramente andrò al ristorante con qualche amico”.
In tanti oggi sostengono che quando tutto questo sarà finito saremo migliori. Lei ci crede?
“No, non ci credo. Anche dopo l’11 settembre si diceva che sarebbe cambiato tutto ma non è cambiato nulla”.
E’ la storia che non insegna o gli uomini che non imparano?
“Tutte e due le cose”.
E quindi non impareremo nulla neanche stavolta.
“Temo proprio di no, sono abbastanza cinico da questo punto di vista. E’ nella natura umana il dimenticarsi presto delle tragedie passate per riprendere la vita di sempre”.
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