A mia Madre, mitografia del quotidiano
DIARIO INTIMO
Ė prima di morire che rischiamo di essere morti, se rifiutiamo per l’appunto di fare della nostra vita una creazione continua di grazia e di bellezza. (Maurice Zundel)
Guardo la gioia di mia Madre che mi tiene in braccio.
Non è più “quaggiu” come mi scriveva ma la sento in molti momenti che mi sorregge.
A lei ho tributato il lavoro a QUARTOPIANETA “LE PAROLE CHE ACCAREZZANO”
Un brutto giorno, proprio mentre scattavo per questo lavoro vissi in diretta gli ultimi momenti di vita di Nico.
Era mio cognato, per me un fratello.
Era di Maggio.
Guardo la gioia di mio Zio quando ospedalizzò a Iola l’uccellino caduto da un nido anni fa.
Stavo facendo gli esami a scuola quando il telefono mi comunicò che se ne era andato.
Tra poche ore sarò al suo funerale.
Era di Giugno.
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