Riflessioni fotografiche
Concetta, una quercia sui monti
3 immagini di Concetta da I VOLTI DELL’APPENNINO
Quest’estate trovammo una piccola pianta di rosa nel campo, era semisepolta dall’erba. Per proteggerla da chi falcia mettemmo un bastoncino a segnarla e poi un altro per sostenerla.
Le piante piccole vengono aiutate con un legno che sostenendole le farà crescere diritte.
Anche i cuccioli d’uomo, i bambini hanno bisogno di questo sostegno che un tempo era rappresentato da due figure, il nonno e la nonna. Questa metafora, che riporto così a memoria, apparteneva a Mauro Corona.
La donna è più longeva dell’uomo, più forte perché abituata a esser Madre, la fabbrica della vita, il terreno nel quale l’uomo depone il seme.
Nella regione montuosa dalla quale per parte di padre provengo sono le donne che gestiscono un po’ tutto, che portano usando un adagio popolare “ avanti la baracca”.
Gli uomini lavoravano nei campi, in fabbrica e poi al bar e raccontavano e loro prodezze amorose davanti a un bicchier di vino mentre giocavano alle carte.
Le donne preparavano il pasto, pulivano casa, mungevano e aspettano il carro che ritirvaa il latte.
Le donne preparavano i vestiti che i loro uomini avrebbero indossato per la giornata, l’abito da lavoro o quello della domenica, per andare alla messa.
Le donne lavavano e stiravano i pantaloncini, le gonnelline, le magliette le camicette per i loro figli affinchè, ordinati e pettinati potessero andare scuola.
Le donne preparavano pranzo e cena, rammendavano, cucivano gestendo, specie in queste zone dell’appennino, la paga che l’uomo porta a casa.
Mio nonno Giovanni Battista era solito raccontare :- Il giorno dello stipendio quando arrivavo a casa era come se un filo rosso sfilasse i soldi che dalla mia tasca finivano dritti a mia moglie Alberta. Mi restavano giusto i denari per il tabacco. Mio nonno, non aveva il vizio del bere ma morì purtroppo giovane,poco dopo i sessant’anni.
Le donne passavano dall’osteria a saldare i debiti del marito e talvolta lo trascinavano a casa dopo che con gli amici aveva “fatto baracca”***, oppure se arriva con le sue gambe, gli gridavano qualcosa e lo mettevano a letto come si fa con i bambini, senza ricordargli di dire le preghiere. Talvolta li guardavano con compassione, altre gli gridavano dietro di tutto.
Tra l’uomo e il bambino la differenza è assai grande, i giovani apprendono i concetti in forma astratta anziché elaborarli secondo l’esperienza diretta. Forse anche per questo i grandi hanno rughe che gli solcano il viso, le calvizie, la pancia gonfia di cibo e di vino. Nell’uomo ci dovrebbe esser la consapevolezza anche se spesso prende spazio la disillusione, la rabbia o se va bene, la malinconia.
Parlando di donne vi accenno solo poche righe, minute parole per dire che Concetta Passini dei Rondoni, nata il 10 gennaio del 1924, di anni 95 è stata paragonata a una quercia per la sua forza.
Io non conosco la sua storia ma l’ho vista qualche anno fa incisa sul suo volto e nella dolcezza del suo sguardo e ora, con il pudore che contraddistingue il mio ritrarre le persone, ve la mostro.
***Baracca : Baldoria spesso accompagnata da grandi bevute
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