Arte, Didattica, Riflessioni fotografiche, Riposizionare Fotografia
COME GUARDEREBBE IL CAMPO UN GATTO
Quando incontrai a casa Casa Luzzati 16 bambini delle elementari per un’introduzione alla fotografia raccontai d’avere avuto un amico che mi fu Maestro.
Il suo nome : S T E F A N O G R O N D O N A .
Mi spiegò il punto di visuale con una sola mossa in Appennino, proprio da dove scrivo in questo istante.
“Ora fotografiamo quel campo, fammi vedere come ti metti…
La mia fotocamera aveva su un rullo di diapositive, dell’ektachrome 64 ero un ventenne che stava per abbandonare la PITTURA che studiavo a scuola.
Osservò la mia postura e mi disse :- Vedi…tu inquadri …in modo “normale” prova a pensare come un gatto vedrebbe quel campo, abbassati e carponi entraci dentro…come farebbe il felino.
Mi fu maestro anche per la camera oscura, questo ritratto lo scattai nella casa di Voltri dove viveva con i genitori.
E’ la scansione della stampa su Ilfospeed politenata che facemmo ascoltando SLEEP DIRT di Zappa.
E’ trascorso veramente tanto, tanto tempo da quel giorno.
Stefano ha concluso la sua vita/film con il cuore che gli si ferma mentre era seduto in poltrona.
Era stato dimesso pochi giorni prima dall’ospedale.
Cosa mi resta dell’ultimo incontro?
Le sue parole…
Oramai sono quasi cieco, non ci vedo più, non posso fare i miei intagli….hai una sigaretta?
Lo sai che in questi anni ho visto le tue fotografie attraverso internet?
Sei diventato bravissimo !
Quale poteva essere per me il migliore riconoscimento?
E’ trascorso veramente tanto, tanto tempo da quel giorno me ne sono reso conto sfogliando il libro…..
(Continua)
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