Ciao Silvano….

Era  luglio duemilasette e raccoglievi le tue mele ….come consuetudine parlammo, ti chiesi una sigaretta. Fumammo assieme.

Ogni volta la storia si ripete:-  qualcuno va via e tu lo cerchi “ancora” nella fotografia sperando di leggere in quell’immagine che sorreggi tra le mani  tutto quello che sai “non potrai più vedere con gli occhi dal vero ”.

Ecco che il fotografo assume un’importanza ancora maggiore se ha avuto la capacità di andare oltre il velo della sembianza incidendo sul suo negativo un ritratto che possa custodire e rivelare, attraverso un infinitesimale frazione di secondo, il senso di una vita umana.

Mi perdo volutamente per poi ritrovarmi nell’infinità di sguardi che ho impresso.

E’ come visitare una biblioteca con volumi che raccontano le storie della vita.

Ciao, Silvano…