mitografia del quotidiano
C’era il mare
Non credo sia imputabile all’ invecchiare la questione dei mille ricordi, semmai è il modo in cui l’animo di un essere è disposto.
Mio nonno Alessandro morì nel 1977 e io mi domandai dove diavolo sarebbe finito.
Ho un’idea assai imprecisa del mio stato di fede d’allora.
Saltando filosofie e teologie so che mio nonno è nelle cose che posso all’improvviso pensare.
Ieri dissi :- guarda questi fossili, li raccolsi che ero bambino perché oltre la vigna, al limitare di una discesa che da piccolo pareva un precipizio, mio nonno mi disse che molti secoli prima lì , dove ora vedevo solo una parete di terra, c’era il mare.
Armato del mio secchiello con una punta scavai molti giorni di una lontana estate e trovai tante conchiglie.
Era una terra giallo rossa, avevo sei o sette anni e non sapevo cosa sarebbe accaduto poi alla mia vita. Nessuno può saperlo veramente, sino in fondo, occorre vivere.
Oggi sono triste e magari, domani, sarò allegro.
Certi giorni, mi manca un poco di tutto ciò che ho amato, un po’ di tutto ciò che amo.
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