Centodue anni…

ALLA FACCIA di tanta fotografia in circolazione io continuo a
indagare vecchi spazi di inquadratura con sempre nuovi volti….

Vi offro visi che indossano la loro storia, mappe geografiche del volto portate ben oltre   quella dignità che l’epoca odierna ti sfila dalle mani  quotidianamente se diventi vecchio.

Nel mentre, la rappresentazione del mondo perde verità e spessore giorno per giorno. L’estetica dominante è fragile, dilaga attraverso la velocità della rete da un punto all’altro del pianeta con effetti spettacolari che il mercato mette a disposizione per vestire a festa tanti vuoti a perdere. La democraticità del digitale ha portato nelle mani di tante persone inconsapevoli  un potente strumento d’analisi “la fotografia”, grandi e piccini celebrano la festa di ogni “nanosecondo di vita” in una sorta di mitografia del quotidiano postando velocissimi qualsiasi cosa.

Ma la fotografia è anche storia, Arte , qualcosa che  si fa con l’ ispirazione .

L’ispirazione non è  un mestiere, è come la vocazione. Non si decide, non si controlla. Succede.

( frammenti sparsi di cose dette camminando per strada con un allievo)